Probabile impatto devastante della Manovra economica sulla Cooperazione allo Sviluppo
Il CINI, Coordinamento Italiano Network Internazionali, lancia l’allarme sull’impatto che la manovra in discussione potrebbe avere sulla cooperazione allo sviluppo.
“Il testo della manovra economica straordinaria in discussione al Senato è ancora in divenire, ma si possono già fare alcune stime sull’impatto devastante che potrebbe avere per la cooperazione pubblica allo sviluppo” dichiara Maria Egizia Petroccione, Coordinatrice del CINI. Anticipando le misure previste a legislazione vigente (dl 98/2011), che tagliano il bilancio del Ministero Affari Esteri (MAE) di 182 milioni di euro nel triennio 2013-2015, sulla legge di disciplina della cooperazione allo sviluppo (legge 49/87) potrebbe gravare un taglio di più di 100 milioni di euro.
Ciò è molto probabile. Infatti, nell’ultimo triennio i tagli al bilancio generale del MAE sono stati fatti gravare per la maggior parte sul bilancio della cooperazione allo sviluppo. Complessivamente, nel triennio 2008-2011 i fondi destinati alla legge 49/87 sono stati ridotti del 78 %. Ad oggi la legge 49/87 dispone di 158 milioni di euro a bilancio, ed una possibile riduzione di 100 milioni di euro limiterebbe di un terzo il suo valore, praticamente quasi azzerando gli interventi poiché le sole spese di funzionamento sono attorno ai 25 milioni di euro.
“Infine” conclude Petroccione “viene anticipata di un anno la riduzione del 5% delle deduzioni delle donazioni alle ONG (meno 5% nel 2012 e meno 20% nel 2013) e in queste ore è aumentato il costo dell’invio delle rimesse per gli immigrati “irregolari” – con un imposta di bollo del valore del 2% su ogni transazione – spingendoli verso circuiti ancora più clandestini d’invio di valuta”.
Il CINI chiede che i tagli questa volta risparmino la cooperazione allo sviluppo così come risparmiano il fondo per la Protezione Civile e che venga invece seriamente presa in considerazione l’introduzione di una tassa sulle Transazioni Finanziarie Speculative, così come proposto dalla Campagna 005, tassa capace di generare risorse molto ingenti da destinare alle politiche sociali in Italia e alla Cooperazione internazionale allo sviluppo.
“Il testo della manovra economica straordinaria in discussione al Senato è ancora in divenire, ma si possono già fare alcune stime sull’impatto devastante che potrebbe avere per la cooperazione pubblica allo sviluppo” dichiara Maria Egizia Petroccione, Coordinatrice del CINI. Anticipando le misure previste a legislazione vigente (dl 98/2011), che tagliano il bilancio del Ministero Affari Esteri (MAE) di 182 milioni di euro nel triennio 2013-2015, sulla legge di disciplina della cooperazione allo sviluppo (legge 49/87) potrebbe gravare un taglio di più di 100 milioni di euro.
Ciò è molto probabile. Infatti, nell’ultimo triennio i tagli al bilancio generale del MAE sono stati fatti gravare per la maggior parte sul bilancio della cooperazione allo sviluppo. Complessivamente, nel triennio 2008-2011 i fondi destinati alla legge 49/87 sono stati ridotti del 78 %. Ad oggi la legge 49/87 dispone di 158 milioni di euro a bilancio, ed una possibile riduzione di 100 milioni di euro limiterebbe di un terzo il suo valore, praticamente quasi azzerando gli interventi poiché le sole spese di funzionamento sono attorno ai 25 milioni di euro.
“Infine” conclude Petroccione “viene anticipata di un anno la riduzione del 5% delle deduzioni delle donazioni alle ONG (meno 5% nel 2012 e meno 20% nel 2013) e in queste ore è aumentato il costo dell’invio delle rimesse per gli immigrati “irregolari” – con un imposta di bollo del valore del 2% su ogni transazione – spingendoli verso circuiti ancora più clandestini d’invio di valuta”.
Il CINI chiede che i tagli questa volta risparmino la cooperazione allo sviluppo così come risparmiano il fondo per la Protezione Civile e che venga invece seriamente presa in considerazione l’introduzione di una tassa sulle Transazioni Finanziarie Speculative, così come proposto dalla Campagna 005, tassa capace di generare risorse molto ingenti da destinare alle politiche sociali in Italia e alla Cooperazione internazionale allo sviluppo.