Protezione Civile: a Maenza e Priverno al via Childex 2019
A Maenza e Priverno da giovedì 3 ottobre e fino a sabato 5 ottobre si tiene “Childex 2019”, prima esercitazione a scala reale di protezione civile in Italia alla presenza di popolazione adulta e minori. Organizzata dall’Agenzia Regionale di Protezione Civile d’intesa con la Prefettura di Latina e con la collaborazione dei Comuni di Maenza e Priverno e di Save the Children, vede il coinvolgimento delle organizzazioni di volontariato con circa 250 volontari e ben 328 persone della popolazione tra cui 178 adulti e 150 minori.
Childex 2019 ha avuto inizio venerdì 4 ottobre alle ore 11.30 con l’evacuazione dei minori dalle scuole e degli adulti dalle loro case o dai luoghi di ufficio e la susseguente attivazione del Centro di Coordinamento dei Soccorsi, nonché con l’apertura delle Aree di ricovero per la popolazione; si concluderà alle ore 14 di domani 5 ottobre con le operazioni di smobilitazione dell’area esercitativa.
L’esercitazione viene realizzata per raggiungere vari obiettivi tra i quali verificare i piani di protezione civile di Maenza e Priverno; testare i flussi di attivazione e di comando fra le diverse strutture operative; appurare la risposta del volontariato in relazione alla logistica e assistenza alla popolazione minorile e adulta, accertare le fasi di evacuazione e accoglimento della popolazione minorile verso i campi di accoglienza e testare la tutela e la protezione dei minori durante una emergenza. Sono testati, inoltre, aspetti relativi alla registrazione, la cucina, l’aspetto psico-sociale, le attività di informazione e intrattenimento dei minori durante la fase di emergenza da parte di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro e che da anni interviene nelle più gravi emergenze, sia a livello nazionale che internazionale, a supporto dei più piccoli.
Per l’occasione verrà istituito, presso la Prefettura, il Centro Coordinamento dei Soccorsi (CCS), presieduto dal Prefetto, al quale prenderanno parte rappresentanti delle varie Amministrazioni e Istituzioni coinvolte, a vario titolo, nella esercitazione e precisamente l’Agenzia Regionale di protezione civile, la Provincia, i Comuni di Priverno e di Maenza, le Forze di Polizia, i Vigili del Fuoco, l’ASL, l’ARES-118 e la Croce Rossa. Il Centro Coordinamento Soccorsi opererà, fino a cessate esigenze, coordinando le operazioni di soccorso e di assistenza alla popolazione residente nei territori dei Comuni di Priverno e di Maenza. Saranno, altresì, attivi il Centro Operativo Misto Mobile (COM), presieduto da un Viceprefetto delegato dal Prefetto, i Centri Operativi Comunali (COC) dei Comuni di Maenza e Priverno e la Sala Operativa Regionale (SOR). Una Regia Operativa Esterna (EXCON) provvederà a inviare delle richieste emergenziali improvvise e non conosciute a tutti i Soggetti partecipanti per verificarne prontezza ed efficacia. Quattro le operazioni previste: procedure di attivazione, flusso delle comunicazioni, attivazione delle strutture operative, richieste emergenziali improvvise per le Strutture Operative e Aree di esercitazione. La due giorni si concluderà con il debriefing finale di domani presso la Sala Consiliare del Comune di Priverno al quale parteciperanno anche alcuni nuclei familiari che potranno così riscontrare le criticità emerse proprio durante l’esercitazione.
“L’esercitazione – introduce il Prefetto, Maria Rosa Trio - consente di testare i tempi di risposta delle strutture operative deputate all’assistenza della popolazione in situazioni emergenziali e, in particolare, del Centro Coordinamento Soccorsi istituito presso la Prefettura, che coordinerà le operazioni di soccorso alla popolazione residente nei territori dei Comuni di Priverno e di Maenza. Particolare attenzione sarà dedicata al delicato aspetto della tutela dei minori all’interno dei campi di accoglienza allestiti nei due Comuni, fornendo loro il necessario supporto dal punto di vista logistico e sanitario”.
“Si tratta della prima esercitazione in Italia – commenta Massimiliano Valeriani, assessore Politiche Abitative, Urbanistica, Ciclo dei Rifiuti e impianti di trattamento, smaltimento e recupero della Regione Lazio - che ha come obiettivo la tutela dei minori in fase emergenziale. Vogliamo rafforzare le modalità di gestione della popolazione minorile in fase di emergenza che risulta ancora un aspetto delicato e non ancora sviluppato in modo specifico, anche se la Regione Lazio si è già mossa per prima in tal senso con un atto della Giunta dello scorso dicembre”.
“Siamo molto orgogliosi - dichiara il sindaco di Priverno, Anna Maria Bilancia - che il Comune di Priverno sia stato scelto, insieme al Comune di Maenza, quale soggetto pilota per un'esperienza di simulazione dell'emergenza molto complessa, la prima in Italia che oltre a coinvolgere attivamente la popolazione, coinvolge i minori. Per la simulazione di Priverno, 90 saranno i bambini e circa 200 i partecipanti, intrattenuti dal personale di Save the Children e da altri volontari esperti dei comportamenti infantili, attenti al loro benessere psicofisico e a comprendere come, in caso di emergenza reale, accoglierli e sostenerli evitando, quanto più possibile, traumi psicologici”.
“Sono orgoglioso – dice il sindaco di Maenza, Claudio Sperduti- di poter ospitare questo tipo di esercitazione. Da tre anni Maenza organizza con il contributo della Regione Lazio il campo scuola estivo “Anch’io sono la protezione civile” che vede la partecipazione di diversi giovani dai 6 ai 14 anni e questa esercitazione non fa che accrescere la diffusione della cultura della prevenzione. Questa simulazione di calamità è importante sia perché si impara a gestire l’emergenza e quindi valutare eventuali criticità anche rispetto al Piano Comunale, ma soprattutto perché forse per la prima volta, si mette al centro del progetto la cura ed il benessere delle bambine e dei bambini. Il ruolo di Save the Children sarà importantissimo. Ovvio che mi auguro di non dover mai gestire alcun tipo di calamità, ma acquisire conoscenza per una corretta gestione delle emergenze e soprattutto contribuire a far crescere cittadini consapevoli non può che essere motivo di orgoglio”.
“Il grande impegno dell’Agenzia Regionale – afferma Carmelo Tulumello Direttore dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile - dei Coordinamenti e delle Organizzazioni di Volontariato è ancora una volta l’esempio più alto di sistema sinergico per l’assistenza alla popolazione colpita da un evento calamitoso e motivo di orgoglio per il Sistema di Protezione Civile e per tutta la comunità della nostra Regione. CHILDEX 2019 rappresenta un momento addestrativo e culturale che fonde Volontari, Amministrazioni e Popolazione per la crescita della cultura di Protezione Civile”.
“Nei contesti di emergenza – spiega Federico Cellini, Responsabile Unità Emergenze di Save the Children - in seguito a calamità naturali, è estremamente importante intervenire con tempestività per garantire tutta la protezione e il supporto necessari ai bambini e ai loro genitori. Per questo è doveroso lavorare sulla prevenzione e sulla sensibilizzazione della popolazione. Da anni lavoriamo in stretta collaborazione con l’Agenzia Regionale di Protezione civile e siamo molto orgogliosi di partecipare a questa importantissima esercitazione nella quale, per la prima volta, vengono coinvolti bambini e adolescenti che, assieme alle loro famiglie, possono vivere in prima persona tutte le fasi che caratterizzano una risposta all’emergenza. Una esperienza fondamentale, del resto, anche per gli adulti, che grazie alla simulazione possono acquisire informazioni e conoscenze indispensabili su come comportarsi nei casi di calamita naturali”.
“Un lavoro iniziato un anno fa – conclude Antonio Colombi, Responsabile Organizzativo di CHILDEX 2019 – in cui l’Agenzia ha fortemente voluto la partecipazione sinergica di tutti i Soggetti partecipanti all’esercitazione, con diverse riunioni e con i passaggi importanti nelle scuole dei due Comuni che ci hanno dato una spinta piena di energia permettendoci di arrivare oggi a questo importante momento di crescita della cultura di Protezione Civile”