Rapporto Istat, Save the Children: l’Italia non è un paese a misura di bambini, giovani e mamme. 1 minore su 2 – figlio di coppie giovani - è a rischio povertà. Necessario un incremento di 12 miliardi di euro da qui al 2020.

“I dati dell’Istat confermano purtroppo quanto denunciato da Save the Children nel recente dossier il Paese di Pollicino. L’Italia si sta dimenticando di ciò che dovrebbe starle più a cuore, i bambini, le loro famiglie, le loro madri spesso single e senza lavoro, le giovani coppie. La povertà infantile ha toccato il livello più alto degli ultimi 15 anni ed è tra le più alte in Europa con il 22,3% di bambini e adolescenti italiani a rischio di povertà, che vive cioè in famiglie con un reddito troppo basso per garantire loro ciò di cui avrebbero bisogno per un sano e pieno sviluppo psichico, fisico, intellettuale e sociale . Un dato che schizza a livelli mai registrati finora nel caso di bambini figli di madri sole - per i quali l’incidenza di povertà sale al 28,5% - e nel caso in cui il capofamiglia abbia meno di 35 anni: in questi nuclei 1 figlio su 2 è a rischio povertà. Le giovani coppie di trentenni sono uno dei volti più tristi delle nuove povertà, mentre il Sud e le Isole si confermano le aree del paese più colpite ”, commenta così Raffaela Milano, Responsabile Programmi Italia-Europa di Save the Children i dati del Rapporto Istat 2012.
“E’ il momento di compiere atti coraggiosi e lungimiranti perché la condizione di centinaia di migliaia di minori in Italia ha raggiunto livelli di sofferenza mai visti, a causa di anni e anni di misure e politiche per infanzia, maternità e famiglia inadeguate a cui si è aggiunto il peso di una crisi sempre più drammatica. Occorre subito approvare un piano organico di lotta alla povertà minorile da finanziare con risorse aggiuntive a quelle finora stanziate, portando al 2% del Pil gli investimenti per infanzia, famiglia e maternità, con una progressione che consenta di arrivare ai 12 miliardi in più entro il 2020”, prosegue Raffaela Milano.
Save the Children chiede una “golden rule infanzia”: le risorse necessarie per attuare questo piano strategico di contrasto alla povertà minorile non devono essere considerate una spesa che crea debito, ma un investimento sul capitale umano e sullo sviluppo.
“Domani (23 maggio) si tiene a Bruxelles il vertice straordinario del Consiglio Europeo dedicato alla crescita, nell’ambito del quale si discuterà della possibile introduzione della golden rule, cioè l’esclusione dal vincolo del pareggio di bilancio delle risorse destinate agli investimenti a maggiore moltiplicatore economico. Chiediamo che le spese destinate all'infanzia vengano scomputate dal calcolo dell'indebitamento del paese”, continua Raffaela Milano, a pochi giorni dal lancio di “Ricordiamoci dell’Infanzia” una nuova campagna in aiuto all’infanzia a rischio in Italia. “L’investimento sulla infanzia va considerato, per l’Europa, fondamentale per il suo stesso futuro”.
Quattro i pilastri delle misure anti-povertà che Save the Children propone al Governo: interventi per il sostegno alle famiglie in condizione di povertà estrema, come ad esempio la previsione di ulteriori sgravi fiscali per ogni figlio a carico o di voucher per l’acquisto di beni essenziali; servizi per il sostegno della genitorialità, quale un piano di investimenti straordinari per gli asili nido, per la creazione di ulteriori 370.000 posti entro il 2020; misure di sostegno al lavoro femminile e per favorire la conciliazione fra lavoro e famiglia, quale l’istituzione di un fondo di garanzia per mamme imprenditrici per favorirne l’accesso al credito; e infine la previsione di una valutazione di impatto sull'infanzia di ogni nuovo provvedimento legislativo.
“Si tratta proposte sostenibili che tengono conto dei risparmi già preventivati dal Governo che, se destinati almeno in parte all’infanzia a rischio, porterebbero nel giro di un anno a dimezzare il numero delle famiglie con minori a carico che vivono in condizioni di povertà più gravi, facendo uscire dalla condizione di povertà assoluta più di 300mila bambini”, spiega ancora Raffaela Milano.
“Maggiore è il consenso intorno a queste proposte e più saremo convincenti per questo chiediamo a quante più persone possibile di aderire alla nuova campagna Ricordiamoci dell'infanzia (www.ricordiamocidellinfanzia.it), sottoscrivendone il Manifesto, firmando la lettera al presidente del Consiglio, partecipando all'evento conclusivo del 25 maggio a Roma. Siamo comunque fiduciosi perché già sono centinaia di migliaia coloro che hanno condiviso la campagna e aderito, fra cui rappresentanti del mondo della politica, cultura e spettacolo”, conclude il Direttore dei Programmia Italia-Europa di Save the Children.

La Campagna “Ricordiamoci dell'infanzia”, un grande evento a Roma il 25 maggio e raccolta di adesione in altre 13 città
A curare lo sviluppo creativo della campagna pubblicitaria l'agenzia Grey Milano. Si tratta di una iniziativa integrata, che prevede l’utilizzo dei mezzi stampa, affissione, radio, tv e una massiccia presenza di attività digital e social. La campagna vedrà come protagonisti tre bambini che impersonano il premier Monti e i Ministri Fornero e Passera. Inoltre un video virale mostrerà una conferenza del Presidente del Consiglio Mario Monti, con l'intervento di un bambino - che rappresenta Monti stesso da piccolo - che evidenzia l’importanza di ricordarsi dell’infanzia:“Mario....ti ricordi quandʼeri me? Quanti sogni e speranze avevi! Oggi molti bambini rischiano di non realizzare i loro sogni. 1 su 4 è a rischio povertà. Ricordati dell’infanzia, Mario”. Sul sito della campagna (www.ricordiamocidellinfanzia.it) è possibile leggere il Manifesto con le richieste di Save the Children, l’appello indirizzato al Presidente del Consiglio Mario Monti, a cui si può aderire anche con una propria foto da bambini, un apposito spazio per rilasciare testimonianze e punti di vista sul tema dell’infanzia ai tempi della crisi.
Inoltre il 25 maggio a Roma in Piazza San Silvestro dalle 10.30 si terrà un evento di mobilitazione popolare.
All’evento, in Piazza San Silvestro, prenderanno parte quasi 1000 bambini e adolescenti di scuole di ordine e grado, dove per l’occasione, saranno collocati dei giochi in formato gigante oltre a una enorme agenda dove i bambini apporranno disegni e slogan sul tema: “Il mondo che vorrei per me”. Come azione di mobilitazione verrà chiesto a tutti i partecipanti - oltre ai bambini, centinaia di anziani coinvolti dalla Fondazione Mondo Digitale, singoli cittadini e tutti coloro che vorranno far sentire la loro voce a difesa dell’infanzia a rischio - di portare con sé una foto di quando erano piccoli e, in un dato momento, di affiggerla su uno dei pannelli di cui si compone la grande agenda, per testimoniare la loro adesione alla campagna.
Dal 25 al 27 maggio, inoltre, i volontari di Save the Children informeranno e raccoglieranno adesioni alla campagna in altre 13 città italiane e piccoli centri, tra cui: Milano, Sondrio, Genova, Napoli, Caserta Brindisi, Cagliari, Palermo, Messina . Tutte le adesioni alla campagna confluiranno in un’agenda gigante, che verrà consegnata al Governo, come monito affinchè l’infanzia diventi centrale nella sua agenda politica.
A sostegno di “Ricordiamoci dell’infanzia” anche un nutrito gruppo di rappresentanti del mondo della cultura e dello spettacolo: Erri De Luca e Gianrico Carofiglio, protagonisti anche di un video messaggio, Margaret Mazzantini, Paola Cortellesi, Valerio Mastandrea, Neri Marcoré, Isabella Ferrari, Valeria Solarino, Carolina Crescentini, Alessia Marcuzzi, Francesco Facchinetti, Caterina Guzzanti, Marco Marzocca, Giobbe Covatta, Filippo Nigro, Vinicio Marchioni, Nicolas Vaporidis, Andrea Sartoretti, Irene Ferri, Ottavia Piccolo, Roberta Capua, Sabrina Impacciatore, Tosca D’Aquino, Francesca Valla, Enrico Silvestrin, Roberto Ciufoli, Danilo Brugia, Massimo Wertmuller, Gaia De Laurentiis.
Partner della Campagna sono Grey Milano (cha ha prestato la sua opera a titolo gratuito), Segretariato Sociale, Rai Maxus, The Family, Disc to disc, Mondo digitale, IGPDecaux, Thoms, Rocco Patella.

Le attività di Save the Children in Italia
Save the Children Italia, sin dal 2001 ha sviluppato programmi che hanno l'obiettivo di migliorare la vita dei bambini e delle bambine che vivono in Italia con interventi nell’ambito, ad esempio, della protezione dei minori migranti presenti in Italia o a rischio di sfruttamento, e dei bambini e adolescenti che sono esposti ai problemi derivanti da un uso scorretto e illegale delle nuove tecnologie, o ancora, nell'ambito del sistema scolastico nazionale.
Dal 2011 Save the Children ha quindi avviato un ambizioso programma di cinque anni, per accrescere la sua azione in Italia, con l’obiettivo di rafforzare stabilmente le infrastrutture sociali e di cura per i minori, con particolare attenzione alle aree più deprivate. Gli ambiti principali di intervento sono la lotta alla povertà minorile, la protezione dei minori a rischio di sfruttamento (come i minori stranieri non accompagnati), l’educazione e la scuola, l’uso delle nuove tecnologie, la tutela dei minori nelle emergenze.
A questo riguardo Save the Children si è da subito attivata inviando un proprio team in Emilia Romagna e a Brindisi per fornire supporto psicologico alle ragazze e ai ragazzi.

Una particolare attenzione, nelle attività nazionali di Save the Children è poi dedicata ai minori che vivono nel sud Italia, con l’attivazione di un programma specifico di intervento, “Crescere al Sud”. Tutte le attività promosse da Save the Children prevedono la partecipazione attiva dei bambini e dei ragazzi.
Save the Children è inoltre capofila di un network (gruppo CRC) composto da 86 organizzazioni e associazioni impegnate nel monitoraggio dell’attuazione, in Italia, della convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Per sostenere le attività in Italia di Save the Children: www.savethechildren.it/donaitalia
 


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