Save the Children in allarme per il susseguirsi di casi di polmonite, diarrea e malaria tra i bambini colpiti dalle alluvioni in Pakistan

Nel secondo giorno del Ramadan molti distretti del Pakistan sono senza elettricità, acqua potabile e comunicazioni. Ponti e strade sono distrutte e molte aree sono raggiungibili solo per via area o con l’uso di imbarcazioni, anche le principali vie di comunicazione tra Sindh e Punjab sono al momento interrotte. Milioni di ettari di frumento sono andati distrutti tra la provincia di Khyber Pakhtunkhwa, Punjab e Sindh dove l’acqua che avanza non ha ancora raggiunto il suo culmine. Un sacco di farina d 40 Kg ha raggiunto le 5000 rupie, il doppio dall’inizio dell’emergenza. Molte persone colpite sono ancora intrappolate in diverse zone del Paese in attesa dei soccorsi ormai da 15 giorni.

La preoccupazione principale degli operatori di Save the Children è la salute dei bambini scampati alle alluvioni, in particolare di quelli con meno di 5 anni che sono maggiormente a rischio a causa della loro vulnerabilità.

“Abbiamo raggiunto e soccorso finora 37.800 tra bambini e adulti,” ha dichiarato Mohammed Qazilbash, portavoce di Save the Children in Pakistan. “Lo sfollamento massiccio e continuo di questi giorni facilita la diffusione delle malattie e le condizioni precarie espongono soprattutto i bambini che sono più vulnerabili. I nostri medici stanno accertando casi di polmonite, diarrea e malaria che sono le principali cause di morte dei bambini nei paesi in via di sviluppo anche in condizioni normali. Stiamo lavorando senza sosta per fornire loro il prima possibile le cure necessarie e istruzioni ai loro genitori per evitare il contagio.”

In pochi giorni Save the Children ha già raccolto quasi la metà dei 15 milioni di dollari annunciati con l’appello dei giorni scorsi per l’emergenza alluvioni in Pakistan. Gli interventi continuano con l’assistenza medica fornita attraverso equipe mobili, cliniche fisse e mobili, e la distribuzione di kit di primo riparo, kit igienici e per il parto. Per far fronte alla mancanza di cibo sono state distribuite 27 tonnellate di derrate alimentari a 316 famiglie nell’area di Ushu e Kalam e nel distretto di Swat, provincia di Khyber Pakhtunkhwa, dove Save the Children è stata scelta dal Programma Alimentare Mondiale (PAM-WFP) dell’ONU per distribuire gli aiuti in 10 circoscrizioni.

Per sostenere i bambini e loro famiglie nelle zone colpite in Pakistan, aderisci ora al Fondo Emergenze di Save the Children: https://www.savethechildren.it/IT/Tool/ECommerce/?dem=stc&canale=1&causale=3693

Raiza tra gli sfollati in un campo improvvisato nel distretto di Muzzafargarh (Punjab).

Raiza ha 30 anni e tre figli tra cui Parveen di 3 mesi, con loro ha trovato un po’ di riposo in un campo improvvisato dagli sfollati nel distretto di Muzzafargarh, nel Punjab.
Tra le persone presenti nel campo ci sono molti fuggiti dalla vicina città di Gujrat e raccontano di centinaia di case spazzate via dalla violenza dell’acqua. Molti degli abitanti vivevano di agricoltura e coltivazioni di riso, zucchero e cotone.
Non risultano vittime al momento ma il 90% delle mandrie e delle greggi sono state sterminate dall’alluvione.
I bambini del campo hanno la diarrea o malattie della pelle per la troppa esposizione all’acqua. Non ci sono ripari e molti dormono sotto gli alberi per proteggersi come possono dalla pioggia. Non c’è acqua potabile ne elettricità e manca il cibo.
Le foto di Raiza e Parveen si possono scaricare al link: http://www.bigfiles.it/f/32fb0n

Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa Save the Children Italia
tel. 06.48070001-023
cell. 348-1580378