Scuola: in aumento il numero dei bocciati al primo anno delle scuole superiori. Fondamentale l’orientamento degli studenti nella scelta delle scuole secondarie di secondo grado per prevenire la dispersione scolastica

Più di mezzo milione di studenti (530mila) al termine delle scuole medie (secondarie di primo grado), durante questo mese di gennaio sono chiamati a scegliere come proseguire il loro percorso scolastico. Lo scorso anno, la scelta degli studenti si è orientata prevalentemente verso i licei (nell’a.s. 2022-23 il 51% degli studenti), mentre il 32% si è iscritto agli istituti tecnici e il restante 17% agli istituti professionali[1].

Il passaggio dalla scuola secondaria di I grado alle superiori, infatti, è un momento critico che, se non considerato attentamente, rischia di far accrescere la dispersione scolastica.

Nel corso dell’anno scolastico 2021-2022, infatti, la percentuale di bocciature più elevata si è registrata proprio tra gli studenti del primo anno scolastico delle superiori (8,1%, circa 40mila studenti). Mentre per gli anni di frequenza successivi si è osservata una riduzione nella percentuale di respinti fra l’a.s. 2020-2021 e l’a.s. 2021-2022, la quota di bocciature per chi ha frequentato il primo anno delle scuole secondarie di II grado è cresciuta di un punto percentuale[2].

Sono diversi i fattori che possono incidere su questo dato, quali il cambiamento di scuola, delle metodologie di studio, la delicata fase adolescenziale in atto. Ma certamente, la scelta del percorso di studi più appropriato riveste un ruolo fondamentale per prevenire questi insuccessi scolastici.

“È essenziale un iter di orientamento di qualità per accompagnare le scelte scolastiche degli studenti, prevenire gli abbandoni e sostenere la motivazione. L’orientamento, che deve durare per tutto il ciclo scolastico, è un percorso educativo che deve essere volto sia ad effettuare scelte consapevoli rispetto alle prospettive di formazione e/o impiego di ciascuno, sia a favorire fiducia, autostima, riconoscimento dei propri talenti e aspirazioni. In questo percorso è importante promuovere il coinvolgimento attivo e partecipativo degli studenti, favorendo lo sviluppo delle loro capacità di riflessione, critica e auto-valutazione rispetto alle competenze acquisite e alle prospettive future.”, ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia – Europa di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare la vita delle bambine e dei bambini e garantire loro un futuro.

Le nuove Linee guida per l’orientamento, varate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito nell’ambito dell’attuazione del Piano Ripresa e Resilienza, rappresentano un primo passo a cui far seguire un impegno costante per favorire il pensiero critico dello studente, coinvolgere le famiglie e tutta la comunità educante (scuole, famiglie, terzo settore, università ed esperti di scienze dell’orientamento, il tessuto produttivo locale).

Particolare attenzione deve essere posta, nell’orientare gli studenti nelle scelte, al contrasto delle disuguaglianze. Troppo spesso gli studenti in condizioni di povertà economica o con background migratorio vengono indirizzati automaticamente verso gli istituti professionali e tecnici senza la possibilità di una scelta che tenga conto dei loro effettivi interessi e talenti. I dati dimostrano che l’orientamento che viene generalmente volto verso gli istituti tecnici e professionali non scongiura la dispersione scolastica, tanto che la maggior parte delle bocciature nel passaggio tra il primo e il secondo anno della scuola secondaria di II grado si verificano proprio in questi istituti (12,3% degli studenti, contro il 5,9% nei licei)[3].  Per rendere possibili scelte in controtendenza, i percorsi di orientamento dovrebbero anche prevedere attività di informazione e formazione sui servizi e le opportunità che l’ente pubblico mette a disposizione per garantire il diritto allo studio (borse di studio, fondi per l’acquisto di libri di testo o per trasporti pubblici, sgravi fiscali, ecc.), con particolare attenzione agli studenti più svantaggiati. Sapere quali opportunità di sostegno allo studio e alla carriera scolastica sono a disposizione degli studenti può consentire una valutazione più accurata delle possibilità di proseguimento degli studi, riducendo il rischio di abbandono scolastico e supportando gli studenti in difficili condizioni economiche sia nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione sia nel proseguimento degli studi terziari.

Ulteriore elemento di attenzione deve riguardare l’avvicinamento alle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) in un mercato del lavoro in cui le competenze nelle materie scientifiche sono sempre più richieste. Oggi i laureati, e soprattutto le laureate, in materie scientifiche e tecnologiche sono ancora pochi in Italia: nel 2021 solo il 24% dei giovani adulti (25-34enni) con un titolo terziario ha una laurea in queste aree disciplinari, quota che sale al 33,7% tra gli uomini (1 su 3) e scende al 17,6% tra le donne (una laureata su sei), evidenziando un importante divario di genere[4]. È necessario un adeguato orientamento ai percorsi di studio STEM, specie per le ragazze e sin dai primi cicli scolastici, per superare stereotipi di genere che ancora oggi le allontanano da queste discipline.

L’impegno di Save the Children per il contrasto della dispersione scolastica

L’Organizzazione è impegnata dal 2012 nel mondo della scuola in Italia con Fuoriclasse, un progetto integrato di contrasto alla dispersione scolastica realizzato attraverso un modello di intervento costruito con le scuole e sottoposto a valutazione di impatto grazie alla collaborazione con la Fondazione Agnelli. Il progetto interviene con attività a supporto della motivazione e dell’apprendimento, al fine di garantire la piena attuazione del diritto all’istruzione, come sancito nella Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, e agisce in maniera preventiva con interventi educativi sia in ambito scolastico che extrascolastico. Dal 2017, Save the Children ha promosso la nascita della rete Fuoriclasse in Movimento, una rete di oltre 200 scuole in tutta Italia, unite per favorire il benessere scolastico degli studenti e garantire il diritto all’istruzione di qualità per tutti, con l’ambizione di contribuire, partendo dall’esperienza concreta del progetto Fuoriclasse, al rinnovamento di metodologie e strumenti con cui si affronta il fenomeno della dispersione scolastica in Italia. Il Movimento Fuoriclasse è caratterizzato a livello trasversale dall’attività del Consiglio Fuoriclasse, percorso di partecipazione gestito da rappresentanze di docenti e studenti, volto a individuare soluzioni condivise e a concretizzare un’azione di cambiamento stabile nella scuola su quattro ambiti: spazi scolastici, didattica, relazioni tra pari e con gli adulti, collaborazione con il territorio. Save the Children è al fianco di studenti e docenti per sostenere l’accesso scolastico e l’inclusione, promuovere motivazione e benessere, recuperare gli apprendimenti e rafforzare le competenze digitali. Con i nostri progetti nelle scuole nel 2022 abbiamo sostenuto oltre 29.000 studenti, 10.300 docenti e operatori, 740 scuole di ogni ordine e grado in tutta Italia.

Scegliere il percorso scolastico e formativo implica una serie di “emozioni”, non solo per ragazzi e ragazze, ma anche per i genitori, che hanno il ruolo di mediare e guidare tra le possibili alternative.  Save the Children ha raccolto un decalogo, con il contributo di alcuni docenti della Rete Fuoriclasse, con consigli e suggerimenti per garantire il sostegno in tutti i momenti di scelta e per dare risposte alle ragazze, ai ragazzi e alle famiglie. 

5 CONSIGLI PER GLI STUDENTI: 

1) È IMPORTANTE CONOSCERE SE STESSI

La coscienza di sé, delle proprie aspirazioni, valori e capacità è fondamentale per indirizzare il proprio percorso scolastico e scegliere con consapevolezza. Per conoscersi è importante saper andare oltre il gradimento o il successo in una singola materia e vedere le proprie capacità e inclinazioni nel loro complesso, ricordandoci di dare spazio alle passioni coltivate in ambienti anche extrascolastici. Le amicizie sono importanti, ma non farti condizionare troppo dalle scelte dei tuoi compagni: mettiti in gioco per costruire il percorso che più rispecchia i tuoi talenti.

2) CONFRONTATI CON GLI ADULTI CHE TI CONOSCONO  

Genitori, insegnanti ed educatori possono accompagnarti nelle scelte che ti riguardano: un punto di vista esterno ed adulto può supportarti nel fare chiarezza sulle reali motivazioni della tua scelta, aiutandoti ad essere più consapevole delle tue potenzialità. Questo non significa delegare ad altri la scelta della scuola, ma mettersi in ascolto anche di chi ti conosce bene! 

3) CONOSCI I DIVERSI PERCORSI SCOLASTICI 

Conoscere le possibilità offerte dal territorio e confrontarle con le proprie aspettative e aspirazioni aiuta a compiere la scelta giusta. È importante essere consapevoli delle possibilità offerte dai diversi indirizzi scolastici in termini di materie e percorsi di studio/sbocchi lavorativi successivi. Per quanto riguarda le materie nuove, può essere utile cercare sul sito della scuola l’elenco dei libri: online o in biblioteca è possibile così farsi un’idea di cosa studieremo in futuro. Oltre alla consultazione dei materiali e degli strumenti informativi, può essere utile incontrare chi conosce direttamente la scuola a cui sei interessato: studenti ma anche docenti e personale scolastico. In occasione degli open day o delle lezioni aperte, è utile arrivare preparati, ad esempio elaborando in anticipo una lista di domande da porre.

4) TIENI APERTE LE POSSIBILITÀ 

Scegliere la scuola guardando al proprio futuro facilita ad indirizzare al meglio le decisioni. É importante però tenere a mente che lo stesso obiettivo può essere raggiunto anche attraverso strade diverse: esiste la possibilità, ad esempio, di cambiare idea rispetto al proprio percorso di studio o professionale. La scelta della scuola superiore è una scelta importante, ma è poi ciascun percorso personale a fare la differenza: cambiare idea in corso d’opera non è un fallimento, un eventuale “ri-orientamento” può avere risvolti positivi e fa parte del percorso di crescita.

5) COLTIVA I TUOI TALENTI E LE TUE PASSIONI 

Dedica del tempo a ciò che ti appassiona, con impegno e costanza. Prendersi cura delle proprie capacità e potenzialità sarà un aiuto prezioso lungo tutto il tuo percorso. Fare sport, leggere, studiare musica, sperimentarti nel volontariato … sono tutte attività utili per migliorare l’apprendimento e il benessere, oltre che arricchire la tua personalità. Ricorda: il tuo bagaglio di esperienze ti sarà di aiuto, non conta quanto vai veloce o solo che voti otterrai, ma con quanto impegno, entusiasmo e curiosità riuscirai ad affrontare la strada e a costruire il tuo futuro, anche quando potrà sembrare un po’ difficile! 

5 CONSIGLI PER I GENITORI: 

1) SOSTIENI TUO FIGLIO NELLA SCOPERTA DI SÉ E DEI SUOI TALENTI 

La scelta della scuola secondaria di secondo grado fa parte dell’elaborazione del proprio progetto personale di vita. I genitori possono accompagnare questo passaggio sostenendo i figli nella presa di consapevolezza di attitudini, interessi, motivazioni, valorizzando le potenzialità e le risorse, attraverso l’ascolto, l’osservazione e il dialogo aperto. 

2) PREDISPONITI IN UNA POSIZIONE DI ASCOLTO

É fondamentale che ragazzi e ragazze siano protagonisti delle proprie scelte e decidano in modo consapevole. Può essere difficile, ma è certamente importante, mantenere la giusta via di mezzo tra il voler imporre la propria volontà e lasciare i propri figli da soli di fronte ad una scelta così importante. Restare accanto ai propri figli e rimanere aperti al confronto e allo scambio sarà sicuramente di aiuto.  

3) CONFRONTATI CON LA SCUOLA E LA COMUNITÀ EDUCANTE 

Docenti ed educatori possono dare il proprio prezioso contributo in questa scelta: è importante acquisire i consigli orientativi proposti da docenti ed educatori, essere aperti al dialogo e al confronto per avere un quadro complessivo delle possibilità. É fondamentale che studenti, docenti e genitori collaborino attivamente al percorso di orientamento, anche valorizzando il patto di corresponsabilità educativa tra scuola e famiglia.

4) INFORMATI SULL’OFFERTA SCOLASTICA

É importante informarsi sull’offerta complessiva delle scuole, cercando di conoscere da vicino le proposte didattiche, le modalità, gli orari, i progetti e le attività extra-scolastiche, gli sbocchi e il tipo di preparazione che possono offrire. Per avere un quadro complessivo dell’offerta scolastica si può consultare il nuovo portale “Io Scelgo, io Studio”. Per approfondire le caratteristiche di ogni singolo istituto può essere utile navigare sul portale "Scuola in Chiaro”: tra i vari documenti a disposizione, sono particolarmente utili il PTOF (Piano Triennale Offerta Formativa) e il RAV (Rapporto di Autovalutazione).

 5) ACCOMPAGNA OLTRE I PREGIUDIZI E GLI STEREOTIPI

Non esiste una scuola migliore in assoluto, può esistere una scuola migliore per uno specifico studente o studentessa: attenzione ai pregiudizi su determinati indirizzi scolastici, che potrebbero precludere la scelta di una scuola particolarmente adatta al percorso dei tuoi figli.

L’orientamento è anche un’ottima occasione per sostenere scelte oltre gli stereotipi di genere, valorizzando in primis gli interessi e le capacità di ognuno. Ad esempio supportando bambine e ragazze ad appassionarsi ed intraprendere percorsi di studio STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), oppure avvicinando bambini e ragazzi alle discipline connesse all’educazione, all’insegnamento e alla cura.

Per ulteriori informazioni:
Tel. 3409367952 -3455508132 – 3389625274
ufficiostampa@savethechildren.org
www.savethechildren.it

[1] Fonte: Ministero dell’Istruzione - Direzione generale per i sistemi informativi e la statistica - Ufficio di statistica

[2] Fonte: Ministero dell’Istruzione – Esito degli scrutini delle scuole secondarie di II grado – Anno scolastico 2021/2022

[3] La maggior parte delle bocciature nel passaggio tra il primo e il secondo anno della scuola secondaria di II grado si verifica negli Istituti Tecnici (12,3%), mentre al liceo le percentuali sono decisamente più basse (5,9%)[3].

[4] Differenze territoriali per i laureati in discipline STEM sono evidenti per la componente maschile: la quota varia dal 30,8% del Mezzogiorno al 36,4% del Nord (fonte: Istat, 2021, LIVELLI DI ISTRUZIONE E RITORNI OCCUPAZIONALI | ANNO 2021, https://www.istat.it/it/files/2022/10/Livelli-di-istruzione-e-ritorni-o…