Sgombero rifugiati a Roma: bambini esposti a violenza senza alcuna garanzia dei loro diritti elementari. Indispensabile individuare soluzioni che assicurino loro integrità familiare e continuità scolastica

“È inaccettabile quanto sta accadendo a Roma: l’operazione di sgombero dell’immobile di via Curtatone è stata accompagnata da gravi violazioni dei diritti dell’infanzia. I bambini sono stati esposti a continue tensioni e violenze e non sono stati garantiti i loro diritti basilari” ha dichiarato, commentando l’operazione in corso ormai da giorni, Francesca Bocchino, responsabile del Dipartimento Protezione minori di Save the Children, l’Organizzazione internazionale dedicata dal 1919 a salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro.

Save the Children esprime seria preoccupazione per la condizione attuale e per il futuro dei quasi 40 bambini che risultano aver abitato nello stabile fino al momento dello sgombero. A fronte di una condizione di emergenza abitativa che interessa da anni l’edificio di via Curtatone, divenuto residenza di centinaia di persone sotto gli occhi delle istituzioni, è mancata la programmazione di un intervento sociale e alloggiativo e la risposta di oggi è stata del tutto inadeguata, esponendo i minori e le loro famiglie a una grave situazione di conflitto.

“La serenità di questi bambini e adolescenti è stata compromessa dagli avvenimenti in cui sono stati coinvolti: è importante prevedere per loro immediate forme di supporto, affinché possano affrontare e superare l’esperienza vissuta nel migliore dei modi. Chiediamo alle istituzioni di individuare delle soluzioni che tengano in attenta considerazione i bisogni dei minori e delle loro famiglie, nel rispetto dell’integrità del nucleo familiare e in grado di assicurare la continuità scolastica”, ha concluso Francesca Bocchino.

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