Siria: bambini vengano immediatamente trasferiti da Aleppo est in zone sicure

“Ora che l’evacuazione ritardata di Aleppo Est sembra essere iniziata, è necessario l’immediato trasferimento dei bambini feriti, orfani o separati dalle famiglie, in zone sicure. Si stima che migliaia di bambini siano intrappolati nell’area orientale di Aleppo e un numero significativo di loro abbia bisogno di urgenti cure mediche a causa delle ferite o di malattie che non possono essere curate all’interno della zona assediata. I nostri partner hanno riferito che durante l’escalation di violenza intensa seguita al fallito cessate il fuoco di ieri, decine di bambini sono rimasti feriti e sono arrivati nei pochi ospedali rimasti, senza che potessero essere curati perché non ci sono più mezzi per farlo”. Questa la denuncia di Save the Children, l’Organizzazione internazionale dedicata dal 1919 a salvare i bambini in pericolo e a promuoverne i diritti, sulla tragica situazione dei bambini ad Aleppo Est.

Alcuni testimoni hanno riferito che mercoledì mattina sarebbero state adoperate anche bombe a grappolo, il cui utilizzo era già stato condannato da Save the Children per i danni e le mutilazioni che provocano, in particolare sui bambini.

Operatori umanitari della nostra organizzazione partner Shafak, hanno raccontato che ieri le strutture mediche danneggiate erano affollate di donne e bambini e i pazienti presentavano lesioni complesse che in quelle condizioni non potevano essere curate. “I medici stanno ricevendo bambini feriti con schegge ma i medici non posso fare nulla. Ci sono cinque persone con lesioni addominali che hanno bisogno di essere operate e altre due che necessitano di un intervento vascolare. Altri cinque pazienti hanno bisogno di un’operazione ortopedica e sette di interventi neurologici. La maggior parte di queste persone stanno morendo perché non riusciamo ad occuparci di loro. Non abbiamo ossigeno e in questo momento ci sono sette persone che sopravvivono solo grazie ad un ventilatore manuale”, racconta uno degli operatori di Shafak.

Secondo i nostri partner, nel corso dell’escalation militare degli ultimi giorni, molti bambini sono stati separati dalle loro famiglie o sono rimasti orfani e i bambini da soli sono incredibilmente vulnerabili in contesti come questo. Save the Children sta fornendo supporto in alcune delle aree in cui le famiglie sono state portate, mettendo a disposizione 10.000 cesti alimentari e 30.000 kit medici.

“I bambini di Aleppo Est sono feriti, in difficoltà, malnutriti e deboli. Si nascondono di giorno dagli attacchi in corso e la notte sono costretti a temperature anche di 4°C sotto lo zero, senza carburante per potersi scaldare. Devono essere evacuati oggi, senza ulteriori ritardi, in aree dove possono essere raggiunti, aiutati e supportati”, afferma Nick Finney, Direttore di Save the Children dell’area Nord-Ovest della Siria. Tra coloro che sono in attesa di evacuazione vi sono anche circa 300 operatori umanitari delle organizzazioni partner di Save the Children, che sono ancora intrappolati nell'assedio con le loro famiglie.

“Ci sono stati molti dolorosi ostacoli ad Aleppo, che hanno procurato morte e sofferenza ai civili, ma oggi può esserci uno spiraglio di speranza. I bambini, i feriti e gli operatori umanitari di Aleppo non possono più aspettare. Dobbiamo evacuare immediatamente i civili che restano. I campi di battaglia non sono posto per i bambini. La protezione dei civili e gli aiuti umanitari non possono essere usati come merce di scambio nei negoziati politici o militari”, conclude Helle Thorning-Schmidt, CEO di Save the Children International.

Per sostenere gli interventi di Save the Children in Siria: www.savethechildren.it/siria

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