Siria: Save the Children lancia una campagna Stop the killing per fermare l’eccidio dei bambini siriani e consentire l’accesso al paese alle organizzazioni umanitarie
Save the Children ha lanciato una campagna di sensibilizzazione e mobilitazione per assicurare che i bambini in Siria abbiano accesso agli aiuti umanitari.
“È arrivato il momento di fermare l’eccidio in Siria. Sappiamo che molti bambini hanno perso la vita e che altri sono rimasti gravemente feriti a causa dei combattimenti. Sono bambini tremendamente impauriti da quello che stanno vivendo e hanno bisogno di aiuti immediati. Save the Children sta supportando al momento i bambini che sono scappati dal paese e si sono rifugiati in quelli limitrofi, ma noi dobbiamo raggiungere coloro che sono ancora entro i confini siriani. Abbiamo bisogno che tutti si uniscano a noi per chiedere la fine immediata delle violenze, in modo da poter portare aiuto immediato ai bambini in Siria”, ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia.
Dall’inizio del conflitto in Siria, molti bambini sono morti o sono stati gravemente feriti e sono rimasti intrappolati nelle loro case per settimane. Secondo Save the Children, tutti i bambini – soprattutto coloro che vivono in paesi in conflitto – hanno dei diritti che vanno rispettati. È necessario che le organizzazioni umanitarie abbiano libero accesso al paese per poter aiutare i bambini che ne hanno bisogno.
Save the Children chiede a tutti di unirsi al proprio appello per fermare le violenze in Siria e consentire l’accesso alle organizzazioni umanitarie.
Save the Children sta lavorando nelle zone di confine della Siria con il Libano e la Giordania, allestendo aree sicure dove i bambini possano giocare, lavorando con gli insegnanti e le scuole che li accolgono in modo da aiutarli a superare i traumi subiti. Siamo pronti ad entrare nel paese e dare il nostro aiuto non appena avremo l’autorizzazione.