Terremoto: quattro anni dopo il sisma de L’Aquila ancora troppe scuole senza sicurezza antisismica in Italia
Sono ben 26mila gli edifici scolastici che non sono stati costruiti secondo la normativa antisismica, mentre solo 3.700 rispondono a questi criteri di sicurezza e sul 36% del totale degli edifici non si dispone di informazioni (1). Questi i dati che Save the Children denuncia oggi, a quattro anni dal sisma che ha sconvolto l’Abruzzo.
“Quattro anni dopo il terremoto le L’Aquila, che ha danneggiato numerose scuole e distrutto la Casa dello Studente del capoluogo abruzzese, – ha dichiarato Raffaela Milano, direttore programmi Italia EU di Save the Children - è impressionante il disinteresse e il disimpegno verso la grave condizione di insicurezza degli edifici scolastici in un paese a forte rischio sismico come l’Italia.”
Save the Children ha chiesto al nuovo Parlamento l’approvazione di un piano strategico per la messa in sicurezza delle scuole: per programmare in maniera uniforme sul territorio gli interventi di manutenzione ordinari e straordinari, e verificare in modo sistematico la certificazione delle norme di sicurezza (agibilità, vulnerabilità sismica, prevenzione degli incendi) nonché la presenza di amianto e radon.
Save the Children, che è stata a fianco dei bambini e degli adolescenti colpiti dal terremoto dell’Abruzzo e, più di recente, in Emilia, allestendo nelle tendopoli “spazi a misura di bambino” e sostenendo i bambini e i genitori per affrontare gli effetti del sisma nella vita quotidiana, lancia un appello “affinché si impegnino subito i fondi destinati all’edilizia scolastica per gli interventi di ristrutturazione ed edificazione, per scongiurare il ripetersi di nuovi drammi”.
“Il varo di un piano organico di messa in sicurezza delle scuole in Italia – conclude Raffaela Milano - sarebbe un buon modo per onorare con un impegno concreto la memoria dei tanti bambini e adolescenti vittime del terremoto de l’Aquila”.
Per ulteriori informazioni:
(1) Save the Children, Atlante dell’Infanzia (a rischio) in Italia, fonte MIUR 2012