Torino: progetto ‘Vallette 0-6’, più a rischio di marginalità sociale i minori appartenenti a famiglie straniere, monogenitoriali, con diversi figli in età prescolare
Avviare una presa in carico precoce e individuare situazioni di fragilità delle bambine e dei bambini fino a 6 anni, delle mamme e delle famiglie nel territorio. Questo il principale obiettivo del progetto ‘Vallette 0-6’, un esperimento di presa in carico integrata di minori e famiglie in condizioni di fragilità sociale nel quartiere delle Vallette a Torino da Save the Children, l’Organizzazione che lotta dal 1919 per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro. Il progetto, svolto dall’aprile 2017 al marzo 2018 nel territorio della 5a e 6a circoscrizione, è stato realizzato con il contributo della Compagnia di San Paolo nell’ambito del Programma ZeroSei (Bando Orizzonti ZeroSei) e in collaborazione con Vides Main Onlus e ASL Città di Torino. In questo contesto è stato aperto uno sportello Fiocchi in Ospedale presso l’ospedale di riferimento della zona, il Maria Vittoria, per avviare un programma di sostegno precoce con funzione di ascolto, accoglienza, orientamento, che ha consentito di contattare, nel periodo compreso tra giugno 2017 e febbraio 2018, 950 tra futuri e neo genitori. Con 350 di questi è stata svolta un’azione di orientamento sul territorio e circa 50 mamme sono state coinvolte in attività di laboratorio (corsi di preparazione alla nascita, di massaggio infantile, di invito alla lettura precoce). Sono stati 20 i casi di presa in carico sociale seguiti in collaborazione con lo Spazio Mamme di Save the Children e i servizi sociali territoriali.
I risultati del progetto sono stati illustrati oggi nel corso dell’incontro conclusivo, che si è tenuto presso la Sala Conferenze della Compagnia di San Paolo a Torino. Nel corso dell’incontro è stato presentato un primo esame dei risultati realizzati nell’ambito dei progetti di Save the Children Fiocchi in Ospedale e Spazio Mamme, elaborati grazie al contributo del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Torino. All’iniziativa sono intervenuti rappresentanti delle istituzioni locali, della Compagnia di San Paolo, del Dipartimento Materno Infantile della ASL Città di Torino e dell’Università degli Studi di Torino.
“Obiettivo prioritario del progetto è stato quello di qualificare e ampliare la rete di sostegno sociale attiva nel quartiere delle Vallette, dove già erano operativi un Punto Luce e uno Spazio Mamme di Save the Children, oltre a diversi servizi messi in atto dal partner Vides Main e da altre organizzazioni del territorio. Tra le prime indicazioni emerse c’è la necessità di promuovere l’assegnazione precoce del pediatra di famiglia, prima delle dimissioni dall’ospedale dopo la nascita, e l’importanza di un coordinamento della rete territoriale per la presa in carico precoce dei bambini fino ai 6 anni maggiormente a rischio di marginalità sociale” afferma Francesca Marta, Coordinatrice del programma Fiocchi in Ospedale di Save the Children.
Il contesto di riferimento, cioè la Circoscrizione 5 del Comune di Torino, e in particolare il quartiere de Le Vallette, si configura come una vasta area in un’ex zona industriale, caratterizzata da nuovi insediamenti abitativi e una grave mancanza di spazi di socializzazione a fronte di molte criticità sociali: alta concentrazione di nuclei monoparentali, alto indice di disoccupazione e dipendenza sociale, forte dispersione scolastica, diffusi fenomeni di microcriminalità.
Negli ultimi sei anni la popolazione della Circoscrizione 5 è rimasta sostanzialmente invariata dal punto di vista numerico, 125.576 abitanti [- 0,41% rispetto al 2008[1]] ma la sua composizione è notevolmente mutata, visto l'incremento del 23,50% delle persone straniere dal 2008. Molto spesso i nuclei familiari non sono conosciuti dai Servizi sociali territoriali e i problemi connessi alla scarsa conoscenza della lingua italiana e alla difficoltà di integrazione nel tessuto economico mostrano lo spaccato delle “nuove povertà” o “povertà grigie[2]”, che vanno a sommarsi a quelle “storiche” già fortemente presenti. Questo aumenta il rischio di isolamento sociale, la propensione verso una comunità di somiglianza che favorisce la chiusura nei confronti del “diverso” e limita l’impegno nei processi di interazione.
Nell’ambito del progetto “Vallette 0-6” è emerso che particolarmente a rischio sono i minori appartenenti a famiglie: straniere, prevalentemente nigeriane e marocchine; monogenitoriali, con una mamma presente e un papà allontanato per ragioni di lavoro, effetto della doppia migrazione connessa alla crisi economica recente; con più figli in età prescolare e inizio scuola primaria; con mamme non troppo giovani, isolate, senza lavoro e con scarsa conoscenza della lingua.
Tra le rilevanti azioni svolte durante l’anno di attuazione del progetto, oltre alla già citata apertura di uno sportello Fiocchi in Ospedale presso il Maria Vittoria, c’è stata la collaborazione a partire dai consultori familiari territoriali allo scopo di avviare una presa in carico precoce delle mamme in condizioni di fragilità sociale ed economica attraverso un percorso di tutoring sociale in vista della nascita. Nell’ambito di “Vallette 0-6” è stato, inoltre, costituito un tavolo di coordinamento territoriale, composto da rappresentanti dei progetti Fiocchi in Ospedale e Spazio Mamme, consultori territoriali, assistenti sociali delle circoscrizioni interessate e dell’ospedale, Dipartimento Materno Infantile dell’ASL città di Torino, con lo scopo di discutere di casi concreti di presa in carico integrata, della loro gestione e del loro follow up. E’ stata altresì avviata una ricerca-azione in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Torino, con l’obiettivo di identificare il profilo dell’esclusione sociale territoriale e di monitorare e valutare l’efficacia degli strumenti e delle azioni messe in campo per contrastarla.
“La proposta progettuale è nata dalla collaborazione di alcune realtà del pubblico e del privato sociale attive sul territorio e dall’esigenza di ottimizzare risorse e favorire interventi integrati tra sociale e socio-sanitario. Il processo di costruzione della partnership si è fondato sulla lettura dei bisogni dei bambini e della mamme stesse che partecipano attivamente alle attività proposte (Spazio Mamme, Punto Luce) e sulle necessità espresse dagli operatori sanitari che registrano l’esigenza di avere riferimenti sul territorio che possano intraprendere percorsi di accompagnamento e sostegno, di gruppo e personalizzati”, conclude Francesca Marta.
Per ulteriori informazioni:
Tel. 3389625274 - 3455511194
06-48070023/63/81/82
ufficiostampa@savethechildren.org
www.savethechildren.it
[1] Fonte: Archivio Anagrafico della Città di Torino. Servizio Statistica e Toponomastica della Città. Elaborazione a cura dell'Ufficio Pubblicazioni e Analisi statistiche
[2] P. Dovis, C. Saraceno “I nuovi poveri: politiche per le disuguaglianze”, I libri di Biennale Democrazia