Vertice Amici della Siria: L'appello di Save the Children al Ministro ospite per assicurare gli aiuti necessari a milioni di bambini straziati dal conflitto
In una lettera consegnata ieri al Ministro degli Esteri Terzi di Sant'Agata ospite del vertice odierno a Roma che vede riuniti i paesi Amici della Siria e i rappresentanti riconosciuti dell’opposizione siriana, Save the Children denuncia lo strazio inflitto a milioni di bambini la cui vita è stata devastata da 2 anni di scontri e di conflitto, facendo appello affinché tutti gli attori del vertice si impegnino perché la popolazione in Siria, e in particolare le persone più vulnerabili come i bambini, possano essere raggiunti al più presto con aiuti adeguati.
“Abbiamo chiesto con forza ai partecipanti al vertice odierno che l’ONU possa svolgere nella regione il necessario ruolo di coordinamento degli aiuti e che il miliardo e mezzo di dollari di aiuti indispensabili promesso al vertice dei donatori dello scorso 30 gennaio in Kuwait venga stanziato senza indugi,” ha dichiarato Valerio Neri, Direttore di Save the Children.
Decine di migliaia di bambini in Siria dormono o si nascondono in ripari di fortuna per sfuggire dalle bombe o dalle violenze, migliaia di scuole e ospedali in tutto il paese sono inservibili o distrutti, la diarrea sta dilagando tra i più piccoli per l’assenza di condizioni di igiene minime e molti bambini assistono quotidianamente a violenze atroci nei confronti dei loro familiari o coetanei.
“Proprio in queste ore si è diffusa la notizia di un nuovo massacro a Malkiye, a sud di Aleppo, in cui altri bambini sono stati uccisi. Chiediamo che si dica basta ad un conflitto che dimostra di coinvolgere ogni giorno da mesi senza tregua i bambini nelle sue violenze atroci, togliendo loro la vita o abbandonandoli ovunque anche da soli in mezzo a macerie o in ripari di fortuna, in preda alla paura per quello che hanno visto e vissuto, e alle inevitabili malattie gravi che l’inverno non fa che rendere ancora più pericolose per la loro salute. Oggi abbiamo un’altra occasione per agire concretamente e mettere fine alle loro sofferenze.”
Segue il testo integrale della lettera:
Caro Ministro,
Le scrivo alla vigilia dell’incontro dei Paesi Amici della Siria del 28 febbraio a Roma.
Save the Children opera in Siria e nella regione, e siamo testimoni dello strazio inflitto alle bambine e ai bambini. Il conflitto colpisce tutti gli aspetti della vita dei minori: decine di migliaia di bambini dormono in ripari improvvisati, migliaia di scuole e ospedali sono stati danneggiati o distrutti, malattie come la diarrea stanno dilagando, e i bambini assistono o subiscono violenze ed altre atrocità quotidianamente.
Nonostante gli sforzi delle Nazioni Unite e delle organizzazioni non governative (ONG) milioni di persone non stanno ricevendo un’assistenza umanitaria sufficiente. Insicurezza, accesso umanitario e fondi sono un limite rispetto alla portata enorme delle necessità.
Nella conferenza del 30 gennaio in Kuwait sugli aiuti i Donatori hanno promesso uno stanziamento di 1,5 miliardi di dollari. Questi fondi sono importantissimi, ma si tratta di una cifra sufficiente solo per la prima metà del 2013 e finora l’impegno effettivo allo stanziamento si limita al 20% del totale promesso.
Le enormi necessità umanitarie in Siria e le continue violazioni dei diritti dell’infanzia impongono un’azione. Per poter vincere queste sfide, Le chiedo con forza di considerare, nell’incontro dei paesi Amici della Siria, le seguenti priorità:
Per Save the Children,
Valerio Neri – Direttore Generale Save the Children Italia
Per saperne di più sull'emergenze in Siria
“Abbiamo chiesto con forza ai partecipanti al vertice odierno che l’ONU possa svolgere nella regione il necessario ruolo di coordinamento degli aiuti e che il miliardo e mezzo di dollari di aiuti indispensabili promesso al vertice dei donatori dello scorso 30 gennaio in Kuwait venga stanziato senza indugi,” ha dichiarato Valerio Neri, Direttore di Save the Children.
Decine di migliaia di bambini in Siria dormono o si nascondono in ripari di fortuna per sfuggire dalle bombe o dalle violenze, migliaia di scuole e ospedali in tutto il paese sono inservibili o distrutti, la diarrea sta dilagando tra i più piccoli per l’assenza di condizioni di igiene minime e molti bambini assistono quotidianamente a violenze atroci nei confronti dei loro familiari o coetanei.
“Proprio in queste ore si è diffusa la notizia di un nuovo massacro a Malkiye, a sud di Aleppo, in cui altri bambini sono stati uccisi. Chiediamo che si dica basta ad un conflitto che dimostra di coinvolgere ogni giorno da mesi senza tregua i bambini nelle sue violenze atroci, togliendo loro la vita o abbandonandoli ovunque anche da soli in mezzo a macerie o in ripari di fortuna, in preda alla paura per quello che hanno visto e vissuto, e alle inevitabili malattie gravi che l’inverno non fa che rendere ancora più pericolose per la loro salute. Oggi abbiamo un’altra occasione per agire concretamente e mettere fine alle loro sofferenze.”
Segue il testo integrale della lettera:
Caro Ministro,
Le scrivo alla vigilia dell’incontro dei Paesi Amici della Siria del 28 febbraio a Roma.
Save the Children opera in Siria e nella regione, e siamo testimoni dello strazio inflitto alle bambine e ai bambini. Il conflitto colpisce tutti gli aspetti della vita dei minori: decine di migliaia di bambini dormono in ripari improvvisati, migliaia di scuole e ospedali sono stati danneggiati o distrutti, malattie come la diarrea stanno dilagando, e i bambini assistono o subiscono violenze ed altre atrocità quotidianamente.
Nonostante gli sforzi delle Nazioni Unite e delle organizzazioni non governative (ONG) milioni di persone non stanno ricevendo un’assistenza umanitaria sufficiente. Insicurezza, accesso umanitario e fondi sono un limite rispetto alla portata enorme delle necessità.
Nella conferenza del 30 gennaio in Kuwait sugli aiuti i Donatori hanno promesso uno stanziamento di 1,5 miliardi di dollari. Questi fondi sono importantissimi, ma si tratta di una cifra sufficiente solo per la prima metà del 2013 e finora l’impegno effettivo allo stanziamento si limita al 20% del totale promesso.
Le enormi necessità umanitarie in Siria e le continue violazioni dei diritti dell’infanzia impongono un’azione. Per poter vincere queste sfide, Le chiedo con forza di considerare, nell’incontro dei paesi Amici della Siria, le seguenti priorità:
- Le Nazioni Unite utilizzino la loro presenza nell’area, compresa quella in Turchia, per definire un quadro unico degli aiuti e della risposta necessari per l’emergenza Siria. Questo può aiutare a garantire l’accesso umanitario a chi è maggiormente in difficoltà.
- I Donatori facciano seguito rapidamente ai fondi promessi in Kuwait con il supporto alle agenzie che operano sul territorio, sulla base delle necessità umanitarie.
- I Donatori coordinino il loro supporto per evitare duplicazioni o interventi mancati
- Tra due settimane sarà il secondo anniversario dall’inizio del conflitto. Save the Children pubblicherà un rapporto per ricordare a tutto il mondo come questa guerra sta devastando le vite dei bambini. L’incontro di Roma rappresenta una grande opportunità per ricordare agli attori principali l’urgenza di concentrare i loro sforzi sull’orribile impatto umano di questa guerra.
- Saremmo lieti di avere l’opportunità di un incontro di approfondimento.
Per Save the Children,
Valerio Neri – Direttore Generale Save the Children Italia
Per saperne di più sull'emergenze in Siria