Violenza donne: almeno 400.000 bambini le vittime silenziose e sofferenti di violenza assistita sulle proprie madri
Le profonde e spesso drammatiche conseguenze per le donne che subiscono violenza da parte del proprio marito o partner si moltiplicano nel caso in cui ci sono i figli che spesso assistono direttamente o indirettamente alla violenza sulle proprie madri.
Si stimano in almeno 400.000 in Italia i minori vittime della cosiddetta violenza assistita di genere, cioè di violenze, maltrattamenti fisici, psicologici, economici perpetrati sulle loro madri il più dalle volte dai mariti e partner, all’interno delle mura domestiche e di cui i bambini sono stati indifesi e vulnerabili spettatori.
“La mobilitazione contro la violenza sulle donne può essere l’occasione per far luce anche sulle gravi conseguenze per le bambine e i bambini che assistono a una violenza su una persona per loro fondamentale come la madre,” ha dichiarato Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children.
“Proprio oggi è molto importante che anche questa consapevolezza affatto scontata non resti confinata fra gli addetti ai lavori e gli operatori, e si possa accrescere l’attenzione e si rafforzino le reti e i servizi di protezione, cura e tutela per i minori che condividono con le loro madri il dramma di una violenza di queste proporzioni.”
Si stimano in almeno 400.000 in Italia i minori vittime della cosiddetta violenza assistita di genere, cioè di violenze, maltrattamenti fisici, psicologici, economici perpetrati sulle loro madri il più dalle volte dai mariti e partner, all’interno delle mura domestiche e di cui i bambini sono stati indifesi e vulnerabili spettatori.
“La mobilitazione contro la violenza sulle donne può essere l’occasione per far luce anche sulle gravi conseguenze per le bambine e i bambini che assistono a una violenza su una persona per loro fondamentale come la madre,” ha dichiarato Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children.
“Proprio oggi è molto importante che anche questa consapevolezza affatto scontata non resti confinata fra gli addetti ai lavori e gli operatori, e si possa accrescere l’attenzione e si rafforzino le reti e i servizi di protezione, cura e tutela per i minori che condividono con le loro madri il dramma di una violenza di queste proporzioni.”