Save the Children lancia la petizione per salvare le bambine e i bambini afghani e chiedere al Fondo Monetario Internazionale e alla Banca Mondiale di sbloccare i finanziamenti vitali per il Paese.
L'Organizzazione chiede alle parti in conflitto di fermare l’escalation di violenza, di rispettare gli obblighi sui diritti umani e di limitare l'uso di armi esplosive nelle aree popolate che rischiano di colpire in particolare i bambini.
La sentenza viola la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia che la Somalia ha ratificato nel 2015. Save the Children esorta il governo del Puntland a garantire procedure legali a misura di minore.
L’Organizzazione diffonde un video inedito con le testimonianze delle ragazze e sottolinea come la presenza di donne nella scienza e nella ricerca possa aiutare a raggiungere almeno 4 degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.
L’Organizzazione esorta a non commettere gli stessi errori del 2011/2012 quando, a causa della lenta risposta globale, sono morte almeno 260mila persone, la metà delle quali di età inferiore ai 6 anni.
Più di 550 scuole sono state totalmente o parzialmente distrutte lasciando circa 10.000 studenti senza istruzione. L’Organizzazione, che sta sostenendo le comunità colpite, lancia l’allarme per questi eventi meteorologici estremi sempre più frequenti.
L’Organizzazione ribadisce che il campo non è un posto per bambini e invita i governi a rimpatriare al più presto e in sicurezza i minori e le loro famiglie.
Necessario un piano nazionale per promuovere il benessere psico-fisico di bambini e adolescenti, con l’immediato rafforzamento della prevenzione e il monitoraggio dell’accesso ai servizi di cura territoriali per evitare ritardi nella presa in carico.
Nel frattempo, il sud del Madagascar continua a sperimentare la più grave siccità degli ultimi 40 anni. Dopo l’occasione perduta della COP26, l’Organizzazione chiede ai Paesi a reddito più alto di sostenere quelli a reddito più basso.
La dignità e la lotta alle disuguaglianze siano faro per le istituzioni e per tutti coloro che possono dare il proprio contributo per la costruzione del presente e del futuro dell’Italia.
L’Organizzazione ribadisce l’urgente bisogno di sostegno umanitario per i più piccoli, che dopo 11 anni dall’inizio della guerra rischiano ogni giorno la propria vita.
Per l’Organizzazione il crollo dei servizi sanitari è una delle conseguenze dirette del congelamento delle risorse globali e della sospensione degli aiuti allo sviluppo, che stanno soffocando il sistema sanitario.
Dal 2020 aumenti del cibo fino al 570%, la moneta libanese ha perso il 90% del suo valore in 2 anni. L’Organizzazione – che sta distribuendo aiuti economici alle famiglie - si appella ai governi, ai grandi donatori e alle altre organizzazioni.