L’Organizzazione chiede con urgenza che l’ordine venga revocato e la violenza cessi, affinché gli aiuti di emergenza possano essere consegnati senza ostacoli.
In occasione dell’avvio alla Camera dei Deputati dell’esame parlamentare del Decreto-legge, le organizzazioni sottolineano la propria preoccupazione per la prevista accoglienza di minori ultrasedicenni in centri per adulti e per i rischi di respingimento.
Oggi nel corso dell’evento “Governo e giovani dialogano: quali proposte per il clima?”, un dialogo intergenerazionale tra giovani e istituzioni, i ragazzi e le ragazze hanno presentato le loro raccomandazioni
L’Organizzazione diffonde il Rapporto “Girls at the centre of the storm: Her planet, her future, her solutions”, chiede investimenti urgenti e che la crisi climatica venga riconosciuta come un'emergenza per i diritti delle bambine.
L’Organizzazione chiede un cessate il fuoco immediato per evitare un'ulteriore escalation che metta a rischio i bambini. Tutte le parti devono fare del loro meglio per proteggere i bambini e rispettare il diritto umanitario internazionale.
Migliaia di bambini sono senza casa dopo che un terremoto di magnitudo 6,3 ha devastato gran parte della provincia di Herat, nell'Afghanistan occidentale. Più di 2.000 persone sono state uccise o ferite e oltre 9.000 famiglie sono state gravemente colpite
L'Organizzazione lavora con i bambini palestinesi fin dagli anni Cinquanta, con una presenza permanente nei Territori palestinesi occupati (TPO) dal 1973.
L’Organizzazione chiede che tutte le parti in conflitto si astengano da ulteriori violenze e si impegnino a portare avanti un processo politico autentico e significativo per porre fine a questo conflitto e garantire il futuro dei bambini in Siria.
In occasione del 10° anniversario del 3 ottobre 2013 l’Organizzazione partecipa alle attività organizzate sull’isola dal Comitato 3 ottobre con il laboratorio “Il viaggio di Aboubakar” per gli studenti presenti sull'isola in occasione della ricorrenza.
L’Organizzazione chiede la cessazione immediata delle ostilità nella regione e che venga data priorità alla sicurezza e alla protezione dei civili, in particolare minori, in linea con il diritto internazionale umanitario e le regole dei conflitti.
Le Organizzazioni esortano l'Unione Europea e i suoi Stati membri a collaborare per garantire che questi diritti possano essere resi effettivi nella pratica.
L’Organizzazione sottolinea la necessità che le procedure sull’accertamento dell’età non riducano le garanzie in favore dei minorenni e si assicuri una accoglienza per tutti i minori in centri a loro dedicati.