10 attività per imparare divertendosi in estate

Francesco Alesi per Save the Children

L’arrivo dell’estate viene vissuta con trepidazione da bambini e bambine poiché inizia un periodo segnato da spensieratezza e momenti di gioco. Ma l’estate dovrebbe essere anche un momento di scoperta e di opportunità di conoscenza, per evitare il rischio che si trasformi in un periodo di pausa senza stimoli. Questa è una sfida significativa per molte famiglie, soprattutto se in condizioni socioeconomiche svantaggiate o che vivono in zone prive di opportunità dedicate.

Il progetto Arcipelago Educativo nasce nell’estate 2020, grazie alla collaborazione tra Save the Children e Fondazione Agnelli, proprio per contrastare la perdita di apprendimenti che si verifica nel corso della chiusura estiva della scuola, anche conosciuta come Summer Learning Loss. Il progetto ha avuto e continua ad avere risultati positivi e abbiamo voluto creare un decalogo per genitori, scuole ed enti locali che vogliono organizzare giochi e attività estive per imparare divertendosi.  

Cosa si intende per Summer Learning Loss?

Il fenomeno del cosiddetto summer learning loss ovvero la perdita di apprendimento dovuta alla prolungata pausa estiva, è stato documentato e studiato in molti Paesi, Secondi diversi studi, studenti e studentesse che non svolgono attività stimolanti dal punto di vista educativo durante le vacanze estive possono subire perdite significative nelle aree di apprendimento e nello sviluppo fisico e socio-emozionale.

E dove vi sono basse opportunità educative durante le vacanze, gli studenti sono maggiormente a rischio di ‘learning loss’. Il progetto Arcipelago Educativo è una risposta al summer learning loss perchè mira a migliorare le competenze e il benessere degli studenti che vivono in territori svantaggiati attraverso l’apertura delle scuole in estate, laboratori didattici e uscite sul territorio. 

Imparare divertendosi in estate: 10 giochi e attività

Che attività fare in estate con i bambini? Tanti genitori, educatori e docenti si pongono questa domanda nel momento in cui le scuole chiudono e si vuole sfruttare il periodo di pausa estiva  anche per favorire l'apprendimento, stimolando la curiosità dei bambini e bambine. Visti i diversi benefici del progetto Arcipelago Educativo, abbiamo realizzato un decalogo per genitori, scuole, associazioni e enti locali che vogliano realizzare delle attività estive per imparare, senza mai dimenticare il divertimento e il benessere di bambini e bambine, ragazzi e ragazze.  

1. Learning by playing and doing

Cosa fare in estate per non annoiarsi? Ti proponiamo una serie di giochi e attività di Arcipelago Educativo.  

L’imparare facendo e l’imparare giocando contraddistinguono lo svolgersi delle attività proposte. Al centro del processo educativo e formativo ci sono i ragazzi e le ragazze,  che partecipano attivamente al processo di apprendimento e che, interagendo con l’ambiente, attraverso le esperienze, costruiscono le proprie conoscenze e sviluppano il proprio pensiero.  

Ecco 3 esempi di attività per imparare facendo:

  • Lupo mangia… grammatica!: Un gioco di movimento che rivisita il classico "Lupo mangia frutta" per rafforzare le competenze grammaticali. Le regole sono quelle del classico gioco d’infanzia “Lupo mangia frutta” ma, a differenza della versione tradizionale, il bambino che riveste i panni del lupo si rivolgerà agli altri bambini chiamando le diverse componenti grammaticali di volta in volta oggetto di potenziamento.

  • Safari numerico: Cosa sono i numeri? Dove li troviamo? A cosa servono? Come sono fatti? In questa attività sarà richiesto di cercare i numeri nella realtà; in questo modo, liberi di esplorare l'ambiente attorno a loro, entreranno in relazione con il mondo dei numeri in un modo più naturale e contestualizzato.

  • Individua l’oggetto storico: Questo laboratorio ha lo scopo di indagare le civiltà del passato attraverso il riconoscimento delle fonti visive: Guarda la foto, leggi la descrizione della civiltà e scopri a cosa serve, facendo delle ipotesi.

2. Outdoor Education

Per scoprire il proprio territorio e valorizzarlo come contesto privilegiato per l’apprendimento. Le attività sono finalizzate a stimolare la cittadinanza attiva, attraverso esperienze concrete nel quartiere e nella città in cui la scuola è inserita. Le uscite didattiche sul territorio hanno l’obiettivo di sviluppare i legami tra la scuola e il territorio, oltre a quello di offrire opportunità educative e di scoperta a tutti e tutte. Ogni uscita è preparata insieme al gruppo di partecipanti e seguita da un momento di riflessione finale, per scoprire che l’apprendimento è ovunque e che può essere divertente e partecipativo.  

Se vuoi approfondire il tema dell’outdoor education puoi leggere Outdoor education: cosa si intende con educazione all’aperto e quali benefici.

3. Metacognizione

Particolare attenzione è posta allo sviluppo di attività metacognitive che permettano ai partecipanti di rileggere il proprio processo di apprendimento. Le capacità metacognitive sono leve fondamentali per supportare lo sviluppo di apprendimenti significativi, duraturi e complessi, sia di carattere disciplinare sia rispetto alle competenze trasversali. Si realizzano dunque attività per produrre una riflessione sia nei partecipanti che possono via via comprendere quanto e come stanno imparando, sia per gli educatori come occasione per ripensare il lavoro e le attività che hanno presentato e proposto.  

Ecco 3 esempi di attività con un approccio metacognitivo:

  • Il percorso dei miei apprendimenti: Quest’attività, che unisce l’aspetto creativo con quello riflessivo, richiede ai partecipanti di porsi nuove domande, come “cosa ho imparato oggi e attraverso quali modalità?”, “in che aspetti sono andato/a bene e quali invece devo migliorare?”.

  • I frutti del cambiamento: L’attività prevede la costruzione di due alberi, attraverso il disegno, che rappresentino rispettivamente l’inizio e la fine di un percorso, con il fine di valutarlo, valorizzare gli aspetti positivi e comprendere quelli da migliorare.

  • Tutti in pista!: L’attività prevede la creazione creativa di un proprio percorso di “gara” personale che conterrà alcuni obiettivi. Ognuno autovaluta gli obiettivi raggiunti muovendosi di una casella se quell’obiettivo gli è sembrato facile, tre caselle se gli è sembrato difficile da raggiungere. È importante specificare che non esiste una casella arrivo e che, in realtà, non si tratta di una gara con gli altri, ma di un viaggio dove poter guardare indietro il proprio tragitto  ed esultare per i risultati ottenuti.

4. Attività in grande e piccolo gruppo  

Attività in grande e piccolo gruppo si alternano nel corso delle attività di progetto. I laboratori didattici sono il cuore delle attività e si svolgono in gruppi di circa 10 partecipanti, guidati da un adulto. I contenuti sono disciplinari, le modalità innovative e coinvolgenti. 

Nel grande gruppo si lavora, inoltre, sull’apprendimento cooperativo e sull’instaurarsi di meccanismi di peer education. Accanto ad essi il tutoraggio è organizzato in modo che ogni bambino, bambina e adolescente venga supportato in gruppi di due o tre da un tutor, attraverso un percorso finalizzato al recupero o approfondimento di apprendimenti specifici, secondo quanto indicato dai docenti.  

Scarica il manuale e la pubblicazione per approfondire la metodologia di Arcipelago Educativo.  

5. Approccio inclusivo  

Grazie all’esperienza delle equipe educative si attua un approccio che riesce a garantire un coinvolgimento pieno, indipendentemente dai tempi di apprendimento e dalle esigenze specifiche. Si promuovono modalità inclusive e partecipative a misura di tutti i partecipanti attraverso uno sguardo personalizzato che, a partire dalle indicazioni specifiche fornite dai docenti, possa sostenere il singolo nel proprio percorso di apprendimento. Lavorare non solo sulle difficoltà ma anche e soprattutto con le risorse è fondamentale per tenere sempre in considerazione la motivazione e il desiderio di imparare.  

Ecco 3 esempi di attività con un approccio inclusivo:

  • Io e le mie lingue: Durante l’attività verrà assegnata a ciascuna lingua un colore e una parte del corpo e attraverso diversi suggerimenti operativi, si solleciteranno bambini e bambine al racconto autobiografico della propria sagoma linguistica.

  • Consigli per l’inclusione: Un’attività per promuovere una cultura di accoglienza e apertura verso l’altro, attraverso il confronto con il gruppo.

  • Music: Un gioco musicale cooperativo per rafforzare il gruppo, utilizzando musiche e canzoni conosciute per creare coreografie, inventare nuove strofe, costruire strumenti musicali, a seconda delle caratteristiche del gruppo.

6.  Approccio partecipativo  

In Arcipelago Educativo vengono seguiti i nostri standard di partecipazione elaborati a livello internazionale. Questi standard guidano i team educativi affinché le attività proposte siano sempre partecipative e tengano conto delle opinioni, delle volontà, dell’inclusione di tutti e tutte, dal momento della programmazione delle stesse fino al monitoraggio finale. Solo un approccio partecipativo può infatti porre al centro del progetto i bambini, le bambine e gli adolescenti e contribuire in maniera efficace al rafforzamento delle competenze.  

Leggi anche le nostre Linee guida sul diritto alla partecipazione di bambini, bambine, adolescenti e giovani

7. Benessere e tutela dei partecipanti  

Ci impegniamo quotidianamente affinché bambine, bambini, adolescenti e adulti, raggiunti dai nostri progetti siano protetti da ogni forma di abuso e di sfruttamento, così come da ogni forma di discriminazione, agiti da chiunque lavori o operi per conto di Save the Children. 

I principi a cui ci ispiriamo sono: garantire, sempre e in ogni circostanza, il superiore interesse dei bambini, delle bambine e adolescenti; impiegare tutte le misure di mitigazione possibili per la tutela, la protezione e la sicurezza dei partecipanti e delle partecipanti alle nostre attività; promuovere e diffondere una cultura organizzativa che consenta di aprirsi al confronto e alla condivisione di ogni eventuale preoccupazione.  

8. Alleanza educativa con le scuole  

La sinergia è fondamentale sia per l’individuazione dei partecipanti, sia per l’identificazione dei traguardi di apprendimento di ognuno. Durante tutto il percorso avviene un dialogo costante tra educatore e docente referente, per garantire un continuo monitoraggio delle competenze.

L’alleanza con la scuola non è solo di natura educativa, tutte le attività sono infatti realizzate all’interno degli spazi scolastici individuati e concessi dalle scuole e dalle amministrazioni locali. Un aspetto molto concreto che rinsalda la collaborazione tra scuola, ente locale e terzo settore.  

9. Alleanza educativa con le famiglie  

I genitori partecipano attivamente sottoscrivendo un “patto educativo di corresponsabilità”, con il quale sono vicini a questa esperienza educativa dei propri figli e si impegnano a sostenere la costanza nella partecipazione. L’alleanza educativa è inoltre sostenuta da una attività di nudging che permette di supportare i genitori attraverso un servizio di messaggistica, con suggerimenti di attività educative da realizzare autonomamente con i loro figli. 

Il servizio è portato avanti con l’ausilio di traduzioni multilingue per essere maggiormente inclusivo nei confronti delle famiglie non italofone. Questa attività stimola la relazione genitori-figli, promuovendo esperienze concrete di apprendimento anche in ambito domestico.  

10. Alleanza educativa e programmatica con i partner territoriali  

La collaborazione con le associazioni territoriali è attivata partendo da un percorso di accompagnamento formativo per costruire insieme le attività e la cornice metodologica del progetto. Accanto a occasioni specifiche di accompagnamento metodologico vengono realizzati momenti di formazione costante, con la prospettiva inclusiva di diffondere metodi e pratiche in una scala più ampia e sostenere un aggiornamento continuo. L’alleanza con i partner territoriali permette di costruire attività e relazioni accurate a partire dal contesto particolare dove ciascun ente opera.

Continua ad approfondire:

Approfondisci l’analisi di Save the Children e Fondazione Agnelli sul Summer Learning Loss, "L'estate è arrivata... e i bambini?".

Su Arcipelago Educativo puoi trovare tante altre risorse per imparare giocando 

Note:

Nell’estate 2022 Arcipelago Educativo è stato valutato da un ente esterno indipendente (FBK – Irvapp) grazie ad una valutazione d’impatto sperimentale. I risultati dello studio evidenziano come i partecipanti ad Arcipelago Educativo rientrino a scuola a settembre con livelli di apprendimento più elevati rispetto ai loro pari che non hanno preso parte al progetto. Approfondisci il report completo. 

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