10 passi per costruire un Patto Educativo di Comunità 

Housedada per Save the Children

La formazione di un Patto Educativo è un processo difficile e formato da molte fasi cruciali. L’avvio e la costruzione di un Patto Educativo richiede un processo articolato, che comprende diverse fasi cruciali  per il successo dell’iniziativa

Consiste  nell’esito di un processo di animazione territoriale e di attivazione delle locali comunità educanti che ha nella scuola e negli studenti e le studentesse, il suo centro di gravità. 

Cos’è un Patto Educativo

Il Patto Educativo di Comunità è uno strumento introdotto dal MIUR (il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca) nel 2020 per dare la possibilità ad enti locali, istituzioni pubbliche e private, enti del Terzo Settore e scuole i di approvare degli accordi che rafforzano  il rapporto della scuola con la famiglia, gli insegnanti e gli educatori

Tra gli obiettivi principali del Patto di Comunità c’è quello di prevenire e combattere la povertà educativa e la dispersione scolastica di studenti e studentesse attraverso la partecipazione attiva di tutti gli attori che sono sul territorio. 

Stiamo parlando di un vero e proprio approccio partecipativo e solidale. Inoltre, si responsabilizzano gli educatori e i servizi sociali del territorio, sostenendo le esperienze collettive e cooperative  di “cura reciproca”.

10 passi per un Patto Educativo

Partendo dai 10 Patti nati in Fuoriclasse in Movimento, abbiamo elencato le fasi principali per la costruzione di un Patto Educativo efficace e duraturo.

1. Analisi del Contesto e delle Esigenze Territoriali

La prima fase esamina il territorio e le sue esigenze, e prevede la raccolta di dati e informazioni riguardanti la popolazione, le istituzioni educative, le associazioni locali e le caratteristiche socio-economiche del territorio di riferimento. È sempre importante identificare:

  • Le risorse disponibili (scuole, biblioteche, centri sportivi, ecc.).

  • I bisogni educativi e formativi della popolazione.

  • Le criticità e le opportunità presenti nel territorio.

2. Coinvolgere gli enti e le persone interessate 

Il successo di un Patto Educativo dipende anche dal coinvolgimento attivo di tutti gli stakeholder, come ad esempio:

  • Istituzioni educative (scuole, università, centri di formazione professionale.

  • Enti locali (comuni, province, regioni).

  • Organizzazioni del terzo settore (associazioni, cooperative).

  • Famiglie e cittadini.

È importante prevedere l'organizzazione di incontri e tavoli di lavoro per discutere obiettivi comuni e modalità di collaborazione.

3. Definire gli Obiettivi e le Priorità

È fondamentale definire con chiarezza gli obiettivi del Patto Educativo. Questi obiettivi devono essere specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti e temporizzabili (SMART) ma, soprattutto, condivisi dalla rete del Patto. Esempi di obiettivi possono includere:

  • Migliorare il tasso di successo scolastico.

  • Ridurre la dispersione scolastica.

  • Promuovere l’accettazione sociale.

4. Progettare le attività e le iniziative

Sarebbe utile organizzare le attività e le iniziative scelte per raggiungere gli obiettivi. Questa fase potrebbe includere: 

  • La pianificazione di percorsi formativi.

  • L'organizzazione di eventi educativi e culturali.

  • La creazione di reti di collaborazione tra scuole e altri enti.

  • La definizione di modalità di monitoraggio e valutazione delle attività.

5. Scrivere e approvare il Patto

La sottoscrizione formale del Patto Educativo dovrebbe sempre contenere:

  • Gli obiettivi del Patto e le attività programmate.

  • Gli impegni che ciascun partecipante può assumersi.

  • Le modalità di monitoraggio e valutazione.

6. Implementazione delle Attività

Questa fase richiede una gestione efficace delle risorse umane, finanziarie e materiali, nonché una costante comunicazione e coordinamento tra i diversi attori coinvolti. È importante stabilire un calendario per monitorare e valutare lo sviluppo del progetto.

7. Monitorare e valutare le attività

Il monitoraggio e la valutazione sono fondamentali per garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati e per apportare eventuali correzioni in corso d'opera. Questo processo include:

  • La raccolta di eventuali dati quantitativi e qualitativi.

  • La valutazione dell'impatto delle attività.

  • La revisione periodica degli obiettivi e delle strategie.

8. Comunicare e diffondere i risultati

Una buona pratica emersa dalle esperienze dei Patti del progetto Fuoriclasse, consiste nel comunicare e diffondere i risultati ottenuti. Ecco come fare: 

  • Pubblicazione di report e articoli.

  • Organizzazione di conferenze, momenti conviviali e seminari.

L’uso dei media del territorio e dei social per una comunicazione trasparente dei risultati aiuta a mantenere alta la motivazione e l’impegno dei partecipanti, nonché a dimostrare l'efficacia dell'iniziativa alla comunità.

9. Revisionare e adattare il Patto

Il contesto territoriale e le esigenze educative possono cambiare nel tempo, occorre quindi prevedere momenti di revisione e adattamento del Patto. Questa fase potrebbe includere: 

  • L'analisi dei feedback ricevuti.

  •  La valutazione delle nuove esigenze emergenti.

  • L'aggiornamento delle attività e degli obiettivi.

10. Sostenibilità e Continuazione del Patto Educativo

Per garantire la sostenibilità di un Patto è sempre importante pensare a un possibile prolungamento delle attività del progetto e definire una o più figure di facilitatori che si occupino della sua realizzazione. Questo richiede:

  • La ricerca di finanziamenti stabili.

  • Il rafforzamento delle reti di collaborazione.

  • La calendarizzazione di incontri a cadenza stabile e report da condividere.

Tramite queste fasi è stato possibile raggiungere dei risultati ambiziosi in molti dei contesti in cui si è sostenuto l’attivazione di un Patto Educativo. 

Lo sviluppo dei Patti Educativi di Comunità all’interno di Fuoriclasse in Movimento, la rete di scuole promossa dalla nostra Organizzazione contro la dispersione scolastica, è intervenuta in molti Istituti Comprensivi di Napoli, Torino, Aprilia e Milano. 

A partire da settembre 2021 alcune delle scuole della rete Fuoriclasse hanno lavorato nel rafforzamento di insegnanti e educatori con la creazione della comunità educante, attraverso la costruzione di 10 Patti Educativi di Comunità su tutta la nazione.

L’esperienza di Aprilia: la Biblioteca Fuoriclasse Diffusa

Vi raccontiamo l’esperienza di Aprilia, in provincia di Latina, dove grazie al lavoro del partner di progetto PsyPlus ETS, è stato possibile ottenere dei risultati di grande rilievo, come ad esempio la realizzazione di una “Biblioteca Fuoriclasse Diffusa”: Il progetto Biblioteca Fuoriclasse Diffusa è stato avviato nel mese di giugno 2024 in seguito alla partecipazione della rete del Patto ad un bando pubblico della Regione Lazio. 

L’iniziativa è rivolta a minori dai 3 ai 17 anni e coinvolge anche giovani adulti dai 18 ai 25 anni. 
La proposta progettuale ha promosso la biblioteca comunale “G. Manzù” come polo di aggregazione e per la crescita culturale, nonché per l'inclusione sociale in particolare delle fasce giovanili a maggior rischio di esclusione (studenti in genere, con particolare riferimento a quelli a rischio di abbandono scolastico, stranieri, persone con disabilità fisica e sensoriale). 

Le azioni del progetto sono state attivate grazie alla positiva esperienza svolta nel territorio comunale mediante il Patto educativo di Comunità “Coltivare il cambiamento”. Sono state proposte le seguenti attività:

  • attività educative che promuovono il ruolo educativo e di socializzazione della biblioteca comunale, rivolte ai bambini/e frequentanti la scuola primaria e ragazzi/e frequentanti la scuola secondaria: laboratori di educazione interculturale, laboratori volti alla realizzazione di podcast per consigli di lettura, laboratori per la creazione del libro, spettacoli teatrali, presentazione di libri, reading e incontri di lettura

  • attività volte alla produzione di materiali di approfondimento che possono aumentare la visibilità del patrimonio librario della biblioteca e promuovere la lettura.

Per approfondire:

Se sei interessato al tema e vuoi saperne di più sui Patti Educativi, consulta il report "I Patti Educativi per una scuola di comunità - L’esperienza di Fuoriclasse in Movimento".

Leggi anche Patto educativo di comunità: cos’è e come funziona.

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