Alla vigilia della festa della mamma vogliamo ricordare le innumerevoli donne per cui essere mamme non è così semplice, donne che devono lottare per la sopravvivenza dei propri bambini in contesti di disastri naturali o emergenze umanitarie.
UndeRadio, il progetto educativo del nostro Dipartimento Educazione, è ospite per il terzo anno al “Salone Internazionale del Libro” di Torino. Di seguito un intervento sull'esperienza da uno dei responsabili del progetto Paolo Lattanzio.
Ad oltre tre anni dall'inizio della guerra in Siria, il flusso di rifugiati verso i paesi confinanti continua ad aumentare. In Giordania, Save the Children si occupa della distribuzione di pane e voucher
In questa fase cruciale in cui l’Open Working Group on Sustainable Development sta delineando, in seno alle Nazioni Unite, la sua proposta di agenda post-2015, Save the Children ha definito un quadro di sviluppo amplio
Il Nepal è uno dei paesi più poveri al mondo. Conosciuto dagli alpinisti per l’Everest, la montagna più alta del pianeta, è noto ai suoi abitanti più che altro per la grande povertà, la densità della popolazione e le infrastrutture fatiscenti.
Nella Repubblica Centrafricana la crisi umanitaria non accenna a migliorare e la situazione diventa sempre più difficile. Sono più di 2,5 milioni le persone che hanno bisogno di assistenza, e oltre 1 milione sono bambini.
Nelle ultime settimane abbiamo visto aumentare il numero degli sbarchi sulle coste italiane, solo nelle ultime 48 ore sono stati 1.149 i migranti sbarcati nei porti siciliani, fra loro anche dei minori.
Quando parliamo di povertà, la tendenza è quella di pensare a qualcosa di molto lontano da noi, a un problema che esiste altrove o solo nei racconti di guerra dei nostri nonni.
L'Europa sta attraversando una crisi economica che riguarda in modo maggiore o minori tutti i paesi, anche quelli normalmente considerati meno a rischio.
Sono 27 milioni i bambini a rischio povertà o esclusione sociale in Europa, con una crescita di quasi 1 milione in 4 anni (2008-2012) e mezzo milione in un solo anno, tra il 2011 e il 2012.
I Nuovi Media sono entrati a far parte della vita della maggior parte dei pre-adolescenti e adolescenti italiani, supportando e facilitando la comunicazione e, potenzialmente, la collaborazione.