Assistenza sanitaria in Etiopia: testimonianze dal campo

Save the Children

Hasba, 42 anni, vive ormai da due anni nel campo per sfollati interni (PDI) in Liben Zone in Somali Region, con il marito e i loro nove bambini nel sud-est del paese, dopo aver dovuto abbandonare la sua città natale nella vicina regione dell’Oromia a causa del conflitto etnico in corso.

Attraverso il nostro progetto abbiamo potuto sostenere Hasba insieme a tutta la sua famiglia. Come abbiamo fatto? Ve lo raccontiamo in questo articolo, in cui riportiamo anche una testimonianza dal campo.  

Etiopia: l’assistenza della clinica mobile

La regione dell’Etiopia dalla quale proviene Hasba è un contesto caratterizzato da problemi di insicurezza alimentare, malnutrizione e salute precaria come conseguenza di una condizione di protratta siccità. Abbiamo avviato un intervento di unità mobile di soccorso per coprire i bisogni alimentari e sanitari delle famiglie come quelle di Hasba, della quale riportiamo qui la sua storia.  

La clinica sanitaria mobile: uno strumento messo a disposizione per raggiungere le aree remote dove Hasba e le altre famiglie sfollate vivono, assicurando servizi essenziali nel campo della salute e della nutrizione. Concretamente, la nostra squadra si è occupata di fornire vaccinazioni, farmaci, sostegno nutrizionale per le mamme e cure specializzate per molti bambini e bambine gravemente malnutriti.

La testimonianza di Hasba

Prima del conflitto, Hasba si dedicava all’allevamento e all’agricoltura insieme a suo marito e alla sua famiglia, ma a causa di crescenti tensioni e insicurezza è dovuta scappare dalle sue terre e dalla sua casa stabilendosi in un campo per persone sfollate. Qui, la nostra attività è fondamentale per garantire l’accesso a servizi di base come visite mediche e cure sanitarie di qualità.

“Anche se avevamo molti beni lì, la pace era costantemente disturbata. Qui la vita è difficile, ma almeno c'è pace. Vorremmo uscire dal campo e avviare un'attività, dedicarci all'agricoltura o all’allevamento e avere una vita stabile. Tuttavia, non abbiamo il capitale per avviare queste attività. Abbiamo bisogno del sostegno del governo e di altre organizzazioni. Io e la mia famiglia facciamo affidamento sui servizi offerti da Save the Children. La squadra sanitaria valuta le nostre condizioni di salute e ci fornisce cure e medicine. Siamo riconoscenti per il supporto ricevuto.”

Il nostro progetto in Etiopia

Il progetto “Contribuire a promuovere opportunità di livelihood e pratiche sanitarie positive e a ridurre la malnutrizione nelle aree colpite dalla siccità nella regione Somali”, in Etiopia (AID 12626), finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), ha avuto luogo tra la primavera 2023 e l’estate 2024. L’iniziativa è stata volta adalleviare le gravi problematiche in campo alimentare e sanitario che soffrono le comunità presenti nelle zone di Liben e Afder, colpite dell’eccezionale gravità della siccità in atto.

Grazie al progetto, da una parteabbiamo assicurato sostegno finanziario per le famiglie più vulnerabili e sostenuto l’avvio di attività generatrici di reddito perché le comunità possano soddisfare i loro bisogni fondamentali. Dall’altra, invece, abbiamo promosso pratiche sanitarie e alimentari migliori e garantito l’accesso a servizi sanitari di prevenzione e cura più opportune.

Operiamo in Etiopia dal 1965 e supportiamo le strutture sanitarie e lo staff locale per un sostegno salvavita, specialmente rivolto a donne in gravidanza o in allattamento e a bambini e bambine malnutrite.

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