Centinaia di bambini sono abbandonati al freddo in Grecia e nei Balcani
È allarmante la condizione dei migranti e dei rifugiati in Europa. Se non si interverrà tempestivamente, decine di loro, e soprattutto i bambini, rischieranno la morte per congelamento a causa delle bassissime temperature, conseguenza delle pesanti nevicate e del gelo che ha colpito la Grecia e i Balcani.
Fino ad ora, più di 40 persone – tra le quali diversi rifugiati e migranti – sono morte nella regione a causa di un clima artico. Bambini e neonati sono i più vulnerabili tra la popolazione intrappolata senza accesso ad alcuna fonte di calore o nessun riparo, e sono particolarmente esposti all’ipotermia.
L’accordo tra l'UE e la Turchia ha lasciato le persone in condizioni disperate. In Grecia, migliaia di migranti e rifugiati sono bloccati in ex capannoni industriali non idonei alla sopravvivenza, lasciati soli con temperature sotto lo zero. Sulle isole greche, più di 16.000 rifugiati vivono in campi affollati, la maggior parte all’aperto o in tende già crollate a causa della neve.
Stiamo lavorando sia in maniera diretta che attraverso le organizzazioni partner in Grecia, FYROM, Serbia e Croazia, per fornire protezione e assistenza ai bambini e alle famiglie, e il supporto psico-sociale necessario ad affrontare i traumi vissuti.