Doti educative: promuovere aspirazioni e passioni dei bambini
Lorenzo Pallini per Save the Children
Presentiamo oggi al convegno “Nuovi approcci per promuovere aspirazioni e passioni di bambini, bambine e adolescenti”, presso il Dipartimento di Scienze della formazione di Roma Tre, i risultati finali del nostro progetto “DOTi - Diritti ed Opportunità per Tutte e tutti”, realizzato con il sostegno dell’8x1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.
Dal 2020 ad oggi il progetto “DOTi” ha erogato 2512 doti educative personalizzate e quasi il totale dei beneficiari, il 90% ha registrato cambiamenti positivi nella propria vita. Le Doti educative rappresentano uno strumento importante per contrastare la povertà educativa in Italia e permettono a bambine, bambini e adolescenti di acquisire una maggiore fiducia nelle proprie capacità, attività fondamentali come quelle sportive e culturali.
Doti educative per bambini e adolescenti
Per contrastare gli effetti della povertà materiale sui percorsi formativi di ragazze e ragazzi promuoviamo il progetto “DOTi - Diritti ed Opportunità per Tutte e tutti”. Le doti educative, ideate e sviluppate all’interno del nostro programma “Illuminiamo il futuro”, presso i Punti Luce, consistono in un intervento personalizzato di sostegno a bambine, bambini e adolescenti che vivono in situazioni di grave svantaggio socioeconomico. La dote, che viene assegnata in seguito a un patto educativo sottoscritto dal beneficiario e dalla sua famiglia, fornisce beni o servizi ai minori che si trovano in condizioni certificate di fragilità e vulnerabilità socioeconomica, attestate dai servizi sociali e dalla scuola.
Delle 2512 doti erogate fino a oggi, 648 sono legate al diritto allo studio (per l’acquisto di libri di testo, kit scolastici, ticket mensa) e 1651 allo sviluppo di talenti e aspirazioni (attività sportive, artistiche, corsi di lingua o di informatica, centri estivi).
Povertà materiale e povertà educativa: i dati
Con l’intervento delle doti educative sosteniamo il percorso di crescita dei minori, garantendo loro la possibilità di sperimentare le proprie capacità e attitudini nel campo della cultura, della musica, dello sport e in ambito formativo, poiché sono proprio i minori ad essere i più colpiti dalla povertà. Ecco alcuni dati sulla povertà materiale e sulla povertà educativa in Italia:
- sono 1 milione 295 mila i minori in povertà assoluta in Italia, con un’incidenza pari al 13,8% del totale, con differenze a livello territoriale: più colpito il Mezzogiorno (15,5%) rispetto al Nord (12,9%) e il Centro (13,1%).
- Sono loro i più poveri tra le generazioni, a fronte del 6,2% degli anziani over 65, del 9,4% dei 35-64enni, e dell’11,8% dei 18-34enni.
- Quasi un adolescente su dieci in Italia (9,4%) tra i 15 e i 16 anni, pari a più di centomila ragazze e ragazzi, vive in condizioni di grave deprivazione materiale.
- Crescere in condizione di povertà significa non poter partecipare alle gite scolastiche (24%) o non avere tutti i materiali didattici (23,9%).
- La condizione di povertà economica grava pesantemente sulle aspettative di vita degli adolescenti. Il 67,4% teme che, se anche lavorerà, non riuscirà ad avere abbastanza risorse economiche, contro il 25,9% degli adolescenti che non vivono condizioni di deprivazione.
- La povertà materiale si intreccia fortemente con la povertà educativa e con l’abbandono scolastico, che in Italia, nonostante il trend in diminuzione, è al 10,5% (tra i più alti in Europa dopo Romania, Spagna, Germania e Ungheria).
I percorsi formativi offerti dalle Doti
Tra le doti erogate, 213 doti sono state destinate alle ragazze e ai ragazzi dai 13 ai 18 anni a rischio di dispersione scolastica attraverso un percorso che prevede la collaborazione con le scuole e l’accompagnamento nell’orientamento e il sostegno per l’acquisto di testi e kit scolastici, l’iscrizione a corsi professionalizzanti, come tecnico audio-video, mentoring digitale, grafica, barman, saldatore, stampa 3D. Tra questi anche percorsi per la valorizzazione di specifiche competenze, come corsi di fotografia, informatica, musica, fumetto, lingua dei segni o viaggi studio in Inghilterra e altro ancora.
Le doti educative mettono al centro i bisogni e le passioni di bambini, bambine e adolescenti, per favorire un percorso di crescita che rafforzi resilienza e autostima. Ne è un esempio la storia di Matteo, che vive nel quartiere Zisa Danissinni di Palermo. Il progetto Doti gli ha consentito di inscriversi al liceo musicale e di acquistare il clarinetto e altri accessori per seguire le lezioni ed esercitarsi (un accordatore, una staffa e altri materiali) e proseguire gli studi. O ancora la storia di Federica, di Brindisi, che proviene da un contesto economico difficile, con un rendimento scolastico discontinuo: la dote educativa le ha consentito di iscriversi a un corso di nuoto e di pallavolo, esperienze che hanno contribuito a rafforzare la sua autostima. “Le sue relazioni con gli altri sono migliorate e anche i suoi risultati scolastici. Ha acquisito una maggiore consapevolezza, riesce a organizzare meglio il suo tempo sia per lo sport che per la scuola”, racconta l’operatrice del Punto Luce di Save the Children che ha seguito il suo percorso.
Le doti educative sono diventate negli anni una “buona pratica” che è stata in alcuni casi adottata dagli enti istituzionali che hanno inserito lo strumento negli interventi pubblici a favore dei minori.
Il progetto DOTi è realizzato sul territorio in collaborazione con: AppStart Cooperativa Sociale Onlus, Associazione Get Up, Associazione Inventare Insieme Onlus, Associazione Laboratorio Zen Insieme, Cooperativa Antropos Onlus, Cooperativa Santi Pietro e Paolo, Cooperativa Sociale Comunità del Giambellino, Cooperativa sociale – impresa sociale Polo9, CSI Catania.
Per approfondire:
- Leggi il comunicato stampa.
- Il report “DOTi – Le doti educative come strumento di contrasto alla povertà educativa”.