Gaza: il sistema sta fallendo e i bambini pagano il prezzo più alto
Il 7 ottobre 2023 una drammatica escalation di violenza è esplosa tra i gruppi armati palestinesi e le forze israeliane in Israele e a Gaza. La situazione nella regione è quanto mai allarmante, la vita e il benessere dei bambini e delle loro famiglie è profondamente a rischio. Le vittime civili sono migliaia, tra questi tantissimi bambini. Le notizie di bambini palestinesi uccisi e feriti negli attacchi aerei e di bambini israeliani rapiti e tenuti in ostaggio rafforzano i timori di danni psicologici senza precedenti.
Il fallimento della comunità internazionale nel trovare un accordo su un cessate il fuoco sta costando migliaia di vite. Mentre gli Stati membri hanno continuato a dare priorità alla politica rispetto alle persone, a Gaza 4 persone su 5 sono rimaste senza casa, oltre il 60% degli edifici sono stati danneggiati, le strutture sanitarie sono diventate campi di battaglia, i bambini hanno continuato a svegliarsi ogni giorno come prigionieri, l’acqua e le scorte di cibo sono state quasi del tutto tagliate.
I ripetuti fallimenti continuano a costare la vita ai bambini a Gaza
Almeno 6.000 bambini sono stati uccisi a Gaza dall'inizio dell'escalation, secondo il Ministero della Sanità di Gaza. A causa delle difficoltà nel raccogliere e verificare le cifre delle vittime dall'11 novembre, dovute a causa dell’interruzione delle comunicazioni e dei servizi negli ospedali di Gaza, il bilancio è probabilmente più alto. Altri 4.400 bambini risultano dispersi, probabilmente sepolti sotto le macerie. 58 bambini sono stati uccisi in Cisgiordania, 33 in Israele e secondo quanto riportato dai media israeliani 36 bambini sarebbero tra gli ostaggi a Gaza.
Dal 1945, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non è riuscito a raggiungere un consenso sulla protezione dei civili in Israele e Palestina per ben 36 volte, attraverso 36 progetti di risoluzione. Più di quattro settimane fa, dopo quattro precedenti fallimenti, le Nazioni Unite hanno approvato una risoluzione che chiedeva una tregua umanitaria immediata tra le parti in guerra e richiedeva l'accesso agli aiuti. Nel frattempo, i bambini e le famiglie di Gaza sono stati lasciati senza protezione e gli è stato negato ciò di cui hanno bisogno per sopravvivere.
“Se il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non riesce a mantenere il suo mandato di promuovere la pace, la sicurezza e il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale, allora il sistema sta fallendo. I bambini hanno diritto all’accesso umanitario e alla protezione, con o senza una risoluzione. Quando il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite chiede che questi diritti siano rispettati, e continua a non succedere nulla, allora l’ordine globale basato sulle regole non sta rendendo giustizia a quei bambini”, afferma Jason Lee, direttore di Save the Children nei Territori palestinesi occupati.
Gaza: il sistema sta fallendo
Se è vero che l’attuale pausa dei combattimenti, oltre al rilascio di 58 ostaggi da Gaza e di 117 donne e bambini palestinesi detenuti nelle carceri israeliane tra cui 87 minorenni, ha permesso alle agenzie di portare alcuni aiuti e carburante nel sud di Gaza, è anche vero che nel nord non arrivano aiuti a sufficienza. Una situazione drammatica in cui i civili che rimangono tagliati fuori dalle forniture di elettricità, cibo e acqua, mentre tutti gli ospedali sono fuori servizio.
Mentre il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC) si prepara a riunirsi domani per discutere dell'escalation di violenza nei Territori Palestinesi Occupati e in Israele, questa breve pausa terminerà mercoledì e, senza un cessate il fuoco duraturo, i bambini di Gaza dovranno vivere ancora una volta in un incubo.
“Quante vite dovranno essere perse – bambini, civili, personale umanitario – prima che la comunità internazionale si faccia avanti e adempia ai propri obblighi legali, diplomatici e morali per proteggere i civili dalle morse del conflitto? La comunità internazionale non può più restare a guardare mentre i diritti dell’infanzia continuano a essere gravemente violati. Il costo dell’inerzia si misurerà in termini di vite di bambini perse e del loro futuro rubato”.
Chiediamo un cessate il fuoco immediato e duraturo e la protezione dei bambini e dei civili. Tutte le parti in conflitto e la comunità internazionale devono adempiere agli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario.
Siamo un'organizzazione indipendente e imparziale. Con l’assedio in corso, i giornalisti e le organizzazioni internazionali non sono in grado di accedere a Gaza per verificare in modo indipendente e fornire dati aggiornati sull’impatto dei bombardamenti sulla popolazione civile. In linea con gli aggiornamenti dell'OCHA, ci basiamo sui dati del Ministero della Salute israeliano per le vittime in Israele, del Ministero della Salute di Gaza per le vittime all'interno di Gaza e attualmente del Gaza Media Office che ha assunto il ruolo del Ministero della Salute, dopo che quest’ultimo ha smesso di aggiornare i dati sulle vittime. A causa della situazione attuale, le informazioni e i numeri forniti non possono essere verificati in modo indipendente.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.