I bambini dello Yemen stanno morendo perché mancano gli aiuti medico-sanitari
L’Arabia Saudita e i suoi alleati stanno ostacolando da mesi la consegna dei nostri aiuti per lo Yemen, nonostante la carestia stia minacciando buona parte del paese e il sistema sanitario sia sull’orlo del collasso.
L’impossibilità di raggiungere migliaia di persone con gli aiuti medici e sanitari urgenti ha già causato la morte di molti bambini che si sarebbero potuti salvare.
Solo tra gennaio e febbraio 2017, la coalizione Saudita ha già impedito che tre grosse spedizioni di aiuti medici salvavita potessero arrivare al principale porto del Paese ad Hodeida, obbligandole a cambiare destinazione e ritardando così il loro arrivo di quasi tre mesi.
Le tre spedizioni consistevano in aiuti indispensabili per 300.000 persone, compresi antibiotici, equipaggiamento chirurgico, farmaci per il trattamento di malaria e colera, e approvvigionamenti per i bambini malnutriti. I ritardi nella consegna degli aiuti hanno limitato fortemente i servizi delle strutture sanitarie che sosteniamo e hanno impedito che le unità sanitarie mobili potessero raggiungere le comunità rurali dove non esiste assistenza medica.
Sette milioni di persone sono in grave carenza di cibo in Yemen e più di 2 milioni di bambini sotto i 5 anni soffrono di malnutrizione acuta, tra cui quasi mezzo milione è ormai in pericolo di vita. A questo si aggiungono più della metà delle strutture medico-sanitarie in 16 dei 22 governatorati monitorati che sono inservibili o solo parzialmente funzionanti, lasciando 14,8 milioni di persone, inclusi 8,1 milioni di bambini, senza i minimi servizi di base.