I bambini stanno morendo di fame. Una testimonianza dalla Somalia
1,4 milioni di bambini sono già gravemente malnutriti e stanno lottando per sopravvivere alla mancanza di cibo e a malattie come colera e morbillo. Le cause della crisi sono diverse ma il risultato è sempre lo stesso: i bambini rischiano la vita. La Somalia, ad esempio, è sull’orlo della carestia.
La scarsità di cibo e di acqua ha già provocato la perdita del bestiame e costretto migliaia di famiglie a lasciare le proprie case. 350.000 bambini sotto i cinque anni sono già gravemente malnutriti e sono in aumento i casi di colera e diarrea acuta. Proprio mentre era in Somalia, Filippo Ungaro, Direttore Comunicazione, Campagne e Volontari, ci ha inviato queste toccanti parole.
“La situazione qui è veramente brutta, il livello di malnutrizione dei bambini è drammatico. I bisogni sono tantissimi e gli ospedali, quei pochi che ci sono, non sono adeguatamente attrezzati. I medicinali scarseggiano così come attrezzature e strutture. La gente è costretta a dormire per terra o in tende di fortuna. Siamo stati in un villaggio, che solo Dio forse sa dove si trova. Da Burao, la seconda città della Somalia, abbiamo guidato almeno per 3 ore in mezzo al nulla per arrivare in questo piccolo centro di dieci "case" o poco più.
Qui lavoriamo con le Unità Sanitarie Mobili, facciamo i controlli sanitari ai bambini e i primi interventi medici, soprattutto per combattere la malnutrizione. Se poi ci sono casi gravi invitiamo le famiglie a portare i propri figli in ospedale. Ebbene, 5 bambini del villaggio erano seriamente malnutriti e dovevano andare subito in ospedale, ma i genitori hanno detto no, perché non avevano i soldi. Come avrebbero pagato il trasporto? E come avrebbero comprato il cibo per le 4 settimane che avrebbero passato lì?
Questa gente a causa della siccità ha perso tutto, erano pastori, ma tutti i loro animali sono morti. È una storia che sentiamo ripetere da tutti come un mantra, un tristissimo mantra. Ma se non fossero andati in ospedale quei 5 bambini sarebbero probabilmente morti nel giro di qualche giorno. Allora abbiamo deciso di portarli noi. Li abbiamo caricati sulle nostre macchine, 5 bambini con le mamme e qualche papà. In Somalia ci sono bambini a un livello di malnutrizione mai vista dal vivo, con braccia e gambe talmente sottili da farti uscire le lacrime. I bisogni sono tantissimi: mancano cibo, acqua e ospedali.
A causa della siccità le famiglie hanno perso tutto e non hanno i mezzi per far curare i propri figli che stanno morendo”.
La Somalia non è il solo paese in cui migliaia di persone stanno morendo di fame, la situazione è drammatica in molti altri paesi e il mondo sta chiudendo gli occhi di fronte a questa tragedia. Oggi possiamo e dobbiamo evitare una nuova catastrofe umanitaria. Per questo abbiamo urgentemente bisogno di aiuto.
Scegliendo Io Save the Children è possibile sostenere i nostri progetti 365 giorni l’anno, anche in contesti di emergenza.