Il nostro Flash mob a Roma Termini per dire “Stop alla Guerra sui Bambini”
In occasione della Giornata Mondiale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, abbiamo organizzato un flash mob alla Stazione Termini di Roma per ribadire il nostro “Stop alla guerra sui bambini”.
Il flash mob
I partecipanti della mobilitazione, bambini e ragazzi, si sono avvicinati all’ingresso della Stazione Termini, come in un normale giorno di scuola mentre vanno a lezione. All’improvviso si è sentito il suono di una sirena. Tutti si sono fermati, si sono accovacciati a terra e si sono coperti con un telo che hanno tirato fuori dallo zainetto, come a proteggersi da un pericolo imminente. Sono i teli colorati con alcune delle migliaia di impronte che rappresentano simbolicamente una mano che si oppone alla guerra, raccolte in tutta Italia in occasione della campagna “Stop alla guerra sui bambini”.
A riprodurre il suono stridente della sirena che rievoca i bombardamenti nei conflitti sono i violini e i violoncelli dell’Orchestra “I piccoli musici”.
La Giornata Mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
Quest’anno La Giornata Mondiale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza celebra i 30 anni dalla ratifica della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Ma proprio in questa Giornata è importante ribadire che milioni di bambini vivono una quotidianità fatta solo di sofferenze. 420 milioni di minori, 1 su 5, vivono in aree colpite dai conflitti e, solo nel 2017, più di 10 mila bambini sono rimasti uccisi o mutilati a causa dei bombardamenti, mentre si stima che almeno 100 mila neonati muoiano ogni anno per le cause dirette e indirette delle guerre, come malattie e malnutrizione. Almeno 27 milioni di minori sfollati per via delle guerre, inoltre, non hanno più accesso all’educazione. Siria e Yemen sono alcuni dei Paesi in conflitto in cui i bambini sono costretti ad affrontare le peggiori condizioni. In Siria, dove la guerra è in corso ormai da più di 8 anni e mezzo, le recenti escalation nel nord-est hanno già provocato la fuga di oltre 74 mila minori, mentre nel conflitto che dal 2015 continua a sferzare lo Yemen più di 7.500 bambini hanno già perso la vita o sono rimasti feriti e più di 11 milioni hanno bisogno di protezione.
Le impronte raccolte per dire stop alla guerra sui bambini
Sono migliaia le persone che, in tutta Italia, si sono volute unire alla nostra campagna, con un gesto semplice ma dal forte valore simbolico: quello di una mano che si oppone alle devastanti conseguenze dei conflitti sui minori. Oltre 12 mila le impronte raccolte nei mesi scorsi su tutto il territorio nazionale, alcune delle quali protagoniste sui teli utilizzati dai bambini durante il flash mob, grazie allo straordinario impegno dei nostri tantissimi volontari, dei ragazzi e delle ragazze del Movimento Giovani per Save the Children SottoSopra, del progetto CivicoZero, dei Punti Luce e delle tantissime scuole partner che aderiscono al progetto Fuoriclasse.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.