Indonesia, dopo lo tsunami aumenta il rischio di malattie

Molte comunità sono state devastate dal terremoto che, secondo i dati ufficiali, ha fatto più di 1.300 vittime sull’isola di Sulawesi in Indonesia.
  
Siamo molto preoccupati per il rischio di diffusione di malattie tra le migliaia di famiglie costrette a vivere in rifugi di fortuna o centri di evacuazione sovraffollati con l’acqua potabile che scarseggia e in condizioni igieniche precarie.     

“I nostri operatori hanno trovato a Palu una distruzione totale, difficile da immaginare. La situazione in questo momento nelle zone colpite è la premessa di un disastro, con migliaia di persone che improvvisamente hanno perso la casa e tutto ciò che possedevano. Ci sono macerie e immondizia ovunque, ed è difficile per le famiglie mantenere gli standard igienici minimi, senza tener conto della difficoltà di accedere al cibo e all’acqua pulita per i bambini e i neonati.” ha dichiarato Tom Howells, Direttore Operativo in Indonesia. “Siamo molto preoccupati che un gran numero di bambini possano ammalarsi di diarrea, come succede spesso in questi casi quando la distruzione è di proporzioni enormi. Assicurare ai bambini condizioni di igiene sufficienti è una priorità nell’intervento umanitario, e sarà fondamentale per evitare che si ammalino anche, in una situazione nella quale hanno già subito una perdita così grande.” 

Il nostro partner locale Yayasan Sayangi Tunas Cilik (YSTC) a Palu sta avviando la distribuzione di beni di prima necessità, come teli in plastica e corde per costruire rifugi temporanei, taniche e bacinelle per l’acqua, e kit igienici che comprendono sapone e prodotti per la pulizia per prevenire malattie, e sta organizzando spazi sicuri per i bambini per proteggerli dal panico delle operazioni di soccorso. 

Per approfondire leggi il comunicato.

Chi ha letto questo articolo ha visitato anche