Mozambico: insieme ad AICS per migliorare la vita dei bambini
Dithese è una donna di 38 anni che vive in una comunità rurale, all’interno della Provincia della Zambézia, in Mozambico. Conosciamo Dithese perché la sua comunità è una delle 12 coinvolte nel progetto triennale Kudziua, messo in campo grazie al finanziamento dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, iniziato nel 2018 e conclusosi da poco.
Dithese vive in un Paese nel quale, nonostante i notevoli progressi raggiunti nel corso degli ultimi anni, secondo l’UNICEF, l’88% della popolazione rurale non ha o non utilizza correttamente i servizi igienico-sanitari. Per quanto riguarda la mortalità infantile sotto i cinque anni, le malattie diarroiche rimangono ancora una delle principali cause di morte.
Per lei e la sua famiglia questo tipo di malattie sono fonte di grandi preoccupazioni.
Per queste ragioni abbiamo iniziato questo progetto: migliorare lo stato di salute dei bambini, l’accesso ad un’istruzione di qualità e contribuire così a dare loro il futuro che desiderano.
Il progetto Kudziua e l'approccio olistico
Il progetto Kudziua, implementato nei distretti di Milange e Morrumbala, si rivolge a bambini e bambine dagli 0 agli 8 anni ed alle loro famiglie e si basa su un approccio di tipo olistico. Il progetto si caratterizza infatti per una metodologia di intervento su diversi aspetti, volta allo sviluppo integrale del minore: questo significa che non viene presa in considerazione solo la dimensione cognitiva, ma anche quella socio-emotiva e sanitaria dei bambini e delle bambine, creando al contempo un sistema di supporto delle competenze genitoriali e di protezione dei minori.
Come? Sono tante le azioni che il progetto, nei suoi 3 anni di svolgimento, ha messo in campo per contribuire al miglioramento dei livelli di apprendimento di bambini e bambine in età prescolare delle comunità beneficiarie, come ad esempio migliorando l’accesso a programmi integrati di educazione. Inoltre un secondo obiettivo è stato il miglioramento delle pratiche sanitarie e nutrizionali ed il potenziamento dei servizi per la protezione dei minori.
La storia di Manuel e del nostro intervento
Quando abbiamo incontrato per la prima volta Dithese, ci ha raccontato che il suo bambino più piccolo Manuel, di 5 anni, aveva problemi diarroici cronici. Come molti abitanti delle comunità rurali di Milange, Dithese non aveva terminato la scuola primaria e non era a conoscenza delle informazioni igieniche basiche necessarie per mantenere in salute la sua famiglia. Nella comunità di Muriamuendo inoltre vi è un’unica fonte di acqua che è quasi ad 1 Km di distanza dalle abitazioni, quindi non immediatamente accessibile.
“I bambini avevano la diarrea tre volte al mese e non sapevo quale fosse la ragione” ha affermato Dithese.
La situazione sanitaria della famiglia di Dithese è cambiata quando hanno iniziato a ricevere le visite domiciliari da parte dei nostri volontari comunitari formati in materia di igiene e salute. I volontari sanno che le malattie diarroiche possono essere debellate attraverso il miglioramento dei servizi igienico-sanitari e l’utilizzo di acqua potabile, per questo hanno iniziato a informare e sensibilizzare Dithese e la sua famiglia sulle buone pratiche da mettere in pratica.
Oggi Dithese insegna al piccolo Manuel le regole basilari di igiene affinché possa continuare a praticarle anche in sua assenza ed evitare di contrarre nuovamente delle malattie: “Sto insegnando al bambino tutto quello che ho imparato dagli attivisti sanitari, gli dico di lavarsi sempre le mani prima di mangiare e dopo essere andato al bagno. A volte lo accompagno anche per assicurarmi che usi bene la latrina e si lavi bene le mani”.
I risultati del progetto
Tramite il progetto Kudziua abbiamo creato e formato 12 Comitati Sanitari che operano in 12 comunità beneficiarie. Ogni comitato è composto da 25 attivisti per un totale di 300 volontari, formati per informare e sensibilizzare le famiglie delle comunità ad adottare buone pratiche sanitarie e promuovere così il benessere dei minori e delle loro famiglie.
Grazie al progetto abbiamo raggiunto direttamente 1.500 famiglie di bambini e bambine dai 3 ai 5 anni che sono stati iscritti ai centri per l’infanzia e monitorati dal punto di vista educativo, sanitario e psico-sociale. Sono 2.210 i genitori o adulti che hanno beneficiato delle sessioni di sensibilizzazione per il miglioramento delle abitudini di cura dei minori e 7.465 le visite familiari che gli attivisti di salute hanno realizzato identificando 648 casi di malnutrizione, poi inseriti in programmi di riabilitazione.
Nell’ambito dell’iniziativa, oltre alla costruzione di 12 scuole per l’infanzia e parchi giochi inaugurati a Settembre 2021, sono stati realizzati 4 pozzi di acqua in comunità la cui fonte era ad oltre 1 Km di distanza.
Il progetto “Kudziua – il Sapere dei Bambini in Zambezia” (AID 011462), è finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. I contenuti di questo articolo sono di esclusiva responsabilità di Save the Children e non rappresentano necessariamente il punto di vista dell’Agenzia.
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