Turchia e Siria: la risposta umanitaria a un mese dal sisma
A un mese dal sisma la risposta umanitaria non è ancora sufficiente per rispondere alle necessità delle popolazioni colpite. Le ONG locali chiedono ai donatori nuovi fondi.
A un mese dal sisma la risposta umanitaria non è ancora sufficiente per rispondere alle necessità delle popolazioni colpite. Le ONG locali chiedono ai donatori nuovi fondi.
Un mese dopo i devastanti terremoti che hanno colpito Siria e Turchia, migliaia di famiglie vivono ancora in rifugi temporanei e faticano a trovare cibo. La situazione dopo i terremoti del 6 e del 20 febbraio.
A causa dei terremoti in Turchia e Siria, i bisogni della popolazione aumentano. Noi ci siamo a stretto contatto con i partner per assicurare beni di prima necessità. Cosa c’è da sapere sul nostro intervento, la situazione in Siria e in Turchia.
Le prime 72 ore sono fondamentali per salvare i sopravvissuti, in particolare i bambini, più vulnerabili alle gelide temperature. La finestra temporale per portare forniture mediche, acqua e cibo nelle aree colpite si sta rapidamente chiudendo.
Sono migliaia i morti o feriti nel Sud della Turchia e nel Nord-Ovest della Siria, con numeri in aumento e persone ancora intrappolate sotto le macerie. I bambini stanno vivendo nel terrore, è necessaria una risposta rapida.
Il terremoto di magnitudo 7,8 e altre due grosse scosse hanno colpito 10 province nel sud della Turchia e devastato gran parte della Siria, con migliaia di vittime. Stiamo pianificando gli interventi di supporto alle comunità colpite.