È stato sferrato un attacco a una struttura sanitaria che sosteniamo nell’area di Idlib. Come al solito, il prezzo più alto della guerra è pagato dai civili.
In occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, nell’anniversario del naufragio del 2013, siamo presenti agli eventi a Lampedusa all’insegna della condivisione e l’integrazione.
Il 3 ottobre ricorre la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione. È la giornata della memoria istituita a seguito del tragico naufragio del 3 ottobre 2013 dove, nel Mediterraneo, hanno perso la vita 368 migranti.
Siamo al fianco dei ragazzi nel Global Strike for Future, sciopero globale sul clima del movimento Fridays for Future, contro i cambiamenti climatici. A causa delle catastrofi ambientali 40 milioni di bambini hanno dovuto lasciare la scuola.
Per un bambino vivere in una zona di conflitto significa essere esposto psicologicamente, oltre che fisicamente, a gravi rischi. Vediamo quali sono i 5 fattori che minacciano la salute mentale dei bambini in guerra.
Una risposta positiva del Governo, dopo il blocco della concessione di nuove licenze di export verso Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti e sospeso quelle in essere, non può essere buona solo a metà: deve essere positiva anche per i lavoratori coinvolti.
In occasione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, denunciamo come solo una piccola parte dell’assistenza ufficiale allo sviluppo venga utilizzato per la salute mentale dei bambini.
Con l’inizio del nuovo anno scolastico, migliaia di bambini siriani rischiano di non poter tornare tra i banchi di scuola perché gli edifici sono inagibili o distrutti.