Quando gli insegnanti salvano dal lavoro minorile
Il 5 ottobre si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dell’Insegnante e in occasione di una data così significativa vogliamo sottolineare il ruolo fondamentale di un’educazione inclusiva e di qualità, basata sul diritto e sull’equità nell’accesso ai servizi scolastici.
Gli insegnanti contano più di qualunque altra cosa per l’educazione dei bambini. Spesso mancano classi adeguate, libri, lavagna o gessi ma se c’è un buon insegnante il bambino imparerà. Ecco perché anche nelle situazioni più svantaggiate facciamo di tutto per garantire ai minori un’educazione di qualità e lavoriamo con i bambini, i genitori e le comunità di riferimento affinché ognuno di loro possa accedere ai servizi scolastici e sviluppare appieno il proprio potenziale riducendo il rischio di abbandono scolastico precoce.
La storia di Raju, un giovane quattordicenne del Nepal, è un esempio significativo del nostro impegno per il raggiungimento di questi obiettivi. Raju infatti, dopo aver lasciato gli studi per lavorare in una fabbrica di mattoni, oggi è tornato a scuola e può sognare un futuro migliore.
“Mi dovevo svegliare molto presto, verso mezzanotte - racconta - per continuare a lavorare tutta la notte. Pensavo a quanto odiavo dover fare tutto questo e a quanto mi sarebbe piaciuto continuare gli studi”.
Ogni anno numerose famiglie nepalesi che vivono nei villaggi rurali del paese sono costrette dall’indigenza a emigrare verso la capitale, Katmandu, per raggiungere le fabbriche di mattoni durante il periodo di maggiore produzione, in condizioni molto dure e pericolose. Anche i bambini lavorano per aiutare le loro famiglie, si svegliano nel cuore della notte per portare pesanti carichi e respirano polveri e fumi dannosi per i loro polmoni. Raju era uno di questi bambini, lavorava mattina e pomeriggio e si ammalava spesso per le polveri e i gas nocivi che respirava. Oggi, sostenuto dal nostro intervento, è tornato a frequentare la scuola e può sognare un futuro diverso.
Raju è uno dei tanti minori incontrati durante il nostro lavoro sul campo in Nepal per migliorare le loro condizioni di vita e per incoraggiare i genitori a tenere i bambini a scuola. Sita, Kamal, Sunmaya. Per loro e per tutti i ragazzi di questa zona ci stiamo impegnando per sradicare il problema del lavoro minorile, abbiamo allestito classi e altri spazi adatti ad accogliere bambini anche sotto i cinque anni. Qui si respira entusiasmo, i ragazzi percepiscono l’importanza di cogliere un’opportunità di studio e anche i genitori vengono resi consapevoli di quanto sia fondamentale per i loro figli ricevere una buona educazione per poter sperare in un futuro diverso.
“Adesso i miei genitori hanno capito quanto è importante per me andare a scuola! - conclude Raju - Da grande voglio diventare un operatore sociale per impedire che le prossime generazioni lavorino nelle fabbriche di mattoni come ho dovuto fare io.”