Stop the war on children

Il dossier Stop the War on Children illustra le allarmanti condizioni in cui versano i bambini che vivono nelle zone di conflitto. Milioni di bambini ogni giorno subiscono atroci sofferenze e gravissime violazioni dei loro diritti.

420 milioni di bambini nel mondo vivono in aree di conflitto, un bambino su cinque. Nel 2017 oltre diecimila di loro hanno perso la vita o sono rimasti mutilati a causa di bombardamenti, almeno centomila neonati ogni anno muoiono per cause dirette e indirette delle guerre, come malattie e malnutrizione. Nel 2018 più di 4 milioni di bambini hanno rischiato di morire.
Le sei principali e gravissime violazioni dei diritti dei bambini durante i conflitti sono:

  • l’uccisione e la mutilazione;
  • il reclutamento e l’uso dei bambini soldato;
  • la violenza sessuale;
  • i rapimenti;
  • gli attacchi a scuole e ospedali;
  • la negazione dell’accesso degli aiuti umanitari .

In base a questi parametri, alla densità del conflitto, al numero totale della popolazione dei minori che vive nelle aree di conflitto e alla loro proporzione con la popolazione complessiva, i dieci paesi in guerra dove è più difficile vivere per un bambino sono: Afghanistan, Yemen, Sud Sudan, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo (RDC), Siria, Iraq, Mali, Nigeria e Somalia.

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