COP29: finanza climatica e diritti dei bambini

Ronnachai Jintanathum/ Save the Children

La crisi climatica è una crisi dei diritti dell’infanzia. Per questo motivo siamo presenti alla COP29, la conferenza delle Nazioni Unite incentrata sui cambiamenti climatici, che si tiene a Baku, in Azerbaijan, con l’evento “Dalla politica alla pratica: la finanza climatica a misura di bambino” in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.  

In questo spazio così importante chiediamo che i diritti, i bisogni e la voce di bambine e bambini, soprattutto dei più vulnerabili agli impatti del cambiamento climatico, vengano considerati nel nuovo obiettivo globale di finanza per il clima, concordato quest'anno, nei piani di adattamento nazionali e globali, e di ampliare la partecipazione dei giovani alla COP.

Alla COP29 per i diritti dei bambini  

Partecipiamo anche noi il 14 novembre alle ore 13:30 (ora locale) alla COP29 con l’evento “Dalla politica alla pratica: la finanza climatica a misura di bambino”, al Padiglione Italia, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Movimento Giovani.

L'evento, aperto dalla nostra Direttrice Generale, Daniela Fatarella con Maria Chiara Lentinio, portavoce del Movimento Giovani per Save the Children, intende sottolineare l’importanza di assicurare finanziamenti climatici per interventi di mitigazione e adattamento a sostegno dei settori chiave per i bambini e gli adolescenti e le loro comunità.

“Dalla politica alla pratica: la finanza climatica a misura di bambino” è costituito dalla successione di due panel:

  • Il primo panel “I diritti dei bambini nella finanza e nel clima”, è dedicato al negoziato internazionale, ovvero alla definizione del nuovo obiettivo globale per la finanza climatica e all’operatività del Fondo per rispondere a Perdite e Danni, con particolare attenzione a come questi strumenti finanziari possano supportare i bambini e giovani maggiormente vulnerabili agli impatti del cambiamento climatico.
  • Il secondo panel “La finanza climatica a misura di bambino in pratica”, presenta buone pratiche di finanza climatica, realizzate anche attraverso partnership e approcci finanziari innovativi.  

Se sei interessato all’argomento e alla COP29, leggi anche COP29: 300 milioni di bambini colpiti da eventi metereologici estremi.

Rispondere ai bisogni dei bambini

La crisi climatica mette a rischio la sopravvivenza, l’istruzione e la sicurezza di bambine, bambini e adolescenti in tutto il mondo. Gli eventi meteorologici estremi stanno diventando sempre più frequenti e gravi: a livello globale, sono aumentati di 5 volte negli ultimi cinquant’anni. E troppo spesso sono i bambini a subire le conseguenze peggiori. Riconoscere l’impatto degli eventi estremi suoi bambini è fondamentale per costruire politiche climatiche che garantiscano un futuro sostenibile per le presenti e le future generazioni.

I minori e i loro diritti devono essere centrali nelle negoziazioni in corso a COP29 sui finanziamenti climatici per la mitigazione, l’adattamento, e le perdite e i danni, affinché queste rispondano ai bisogni delle comunità e dei bambini maggiormente colpiti dalla crisi climatica.  

All’evento Partecipano: Claudio Barbaro, Sottosegretario del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; Abo Ali Senna, Direttore Generale della Egyptian Environmental Agency Affairs, Ministero dell’Ambiente dell’Egitto; Antonella Baldino, Head of Business Promotion and Portfolio Management International Cooperation, Cassa Depositi e Prestiti, e Board Member of the Fund for Responding to Loss & Damage; Siama, Membro del Parlamento dei Bambini e attivista per i diritti dei minori e per il clima in Sud Sudan, Save the Children; Stefano Gatti, Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Paul Ronalds, Direttore Generale di Save the Children Global Ventures; Juan Lucas Restrepo, Direttore Generale di Alliance of Bioversity International and CIAT of CGIAR.

Per approfondire, leggi il comunicato stampa 

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