Crisi climatica: in Italia eventi estremi aumentati del 9% in 20 anni

Francesca Leonardi per Save the Children

La crisi climatica è sotto i nostri occhi.

Nei giorni scorsi l’Europa centrale è stata colpita da intense piogge che hanno provocato la morte di una ventina di persone. E, dopo meno di un anno e mezzo dalla tragica alluvione di maggio 2023, l’Emilia-Romagna è stata nuovamente colpita da piogge intense portate dalla tempesta Boris.

Crisi climatica: eventi estremi in Italia

In Italia, la probabilità di eventi estremi legati alla crisi climatica è aumentata del 9% in 20 anni. A subire il peso della crisi climatica sono, come sempre, i più vulnerabili: i bambini e le bambine.

Come dimostra la tempesta Boris che in queste ultime ore si è abbattuta in diverse zone dell’Emilia-Romagna. Questo evento estremo con forti piogge ha provocato esondazioni, allagamenti e frane. 

Lo ripetiamo da tempo: la crisi climatica è una crisi dei diritti dell'infanzia. Non è più una minaccia remota. Per i bambini significa crescere in un pianeta sempre più inabitabile.

I bambini i più colpiti dalla crisi climatica

La crisi climatica mette a rischio circa 1 miliardo di bambini che vivono in Paesi ad alto rischio di subire gli impatti del cambiamento climatico. I minori già colpiti dalle disuguaglianze sono ancora più a rischio.

Tra le conseguenze del cambiamento climatico che colpiscono in modo sproporzionato i più piccoli, rientrano l’insicurezza alimentare e l’istruzione interrotta:

  • A livello globale, il numero di bambini che affrontano livelli critici di fame nei Paesi in cui gli eventi estremi condizionano le forniture alimentari è più che raddoppiato negli ultimi 5 anni: c’è stato un aumento del 20% solo nel 2023. Più di 33 milioni di bambini e 39 milioni di adulti vivono in condizioni classificabili nella fase 3 di “crisi” della fame, come stabilito dall'IPC, e nei 18 Paesi in cui gli eventi meteorologici estremi come la siccità, i cicloni e le inondazioni sono stati le principali cause dell’insicurezza alimentari.
  • Ogni anno gli eventi estremi interrompono l'apprendimento di circa 40 milioni di bambine e bambini. Una cifra già preoccupante, ma che è destinata a crescere, visto l'aumento dell’intensità dei fenomeni e la frequenza, a causa dei cambiamenti climatici.


Mettiamo in atto una giusta transizione ecologica

In Italia, in Europa, nel mondo. Non c'è più tempo. È essenziale attuare una giusta transizione ecologica, che includa interventi contro la povertà multidimensionale, le disuguaglianze e l'ingiustizia climatica e intergenerazionale.

I bambini e i giovani anni stanno facendo sentire la loro voce chiedendo di intervenire con urgenza per contrastare il cambiamento climatico da anni ormai. È giunto il momento che i leader mondiali dimostrino di ascoltarli adottando azioni coraggiose per salvare le loro vite e il loro futuro.

In tutto il mondo, lavoriamo per creare un cambiamento duraturo con e per le bambine e i bambini, sostenendo le comunità a rafforzare la loro resilienza alla crisi climatica e chiedendo ai leader mondiali di affrontarne le cause profonde.

Per approfondire, leggi il comunicato stampa.

Chi ha letto questo articolo ha visitato anche