Empowerment femminile: la comunità a sostegno delle donne
Parlare di empowerment è sempre molto difficile, perché si tratta di un processo di tipo educativo che si gioca tra adulti. Parlare poi di empowerment femminile e sviluppo di comunità in un contesto periferico di una grande città italiana aggiunge variabili di estrema delicatezza ecomplessità. Tra i nostri interventi, affrontiamo questo argomento nella progettazione e realizzazione di numerose attività rivolte ai genitori. Giulia Cnapich, coordinatrice dello Spazio Mamme di Torino, per l’associazione Vides Main, nostra partner, ci racconta la sua esperienza sul campo.
Empowerment femminile: significato
Per empowerment femminile si intende il potenziamento di sé e della propria capacità di autodeterminazione. È un processo attraverso cui le donne acquisiscono maggior potere e controllo sulla propria vita.
In questo senso quindi, l’empowerment femminile contribuisce a rafforzare l'autostima, le proprie competenze e la fiducia in sé stesse, superando visioni stereotipate riguardanti il proprio ruolo nella società, nel mondo del lavoro e nei percorsi di crescita professionale.
Supportare le donne nella scoperta o riscoperta delle proprie potenzialità, è fondamentale per porre le basi e innescare il cambiamento, e sono molte le donne che si rivolgono a noi per migliorare la propria vita, personale e all’interno della comunità. Caratteristica del nostro processo di empowerment delle donne è il supporto e l’accompagnamento nell’acquisizione delle proprie consapevolezze.
Cos’è l’empowerment?
L’empowerment è inteso come rafforzamento delle potenzialità degli individui di aprirsi alla collettività attraverso un processo costruttivo e generativo che permetta di migliorare le capacità di gestione della propria vita. Al suo centro vi è il tema della relazione perché definisce l’individuo in rapporto sinergico con il resto della comunità.
Questo confronto costante implica un lavoro di lettura dei bisogni e delle risorse presenti sul territorio necessarie per valorizzare l’individuo stesso. Ma come fa una persona a consolidare i presupposti per un cambiamento che potrà succedere nel futuro? È importante che trovi punti di riferimento con cui si sente in sintonia: operatori, spazi, momenti ed esperienze che lo aiutino a far emergere e valorizzare le sue potenzialità, favorendo l’ampliamento e l’accesso alle possibilità di scelta. Nel percorso di empowerment vengono mobilitate diverse risorse individuali di tipo cognitivo, emotivo, relazionale e comportamentale. Le opportunità nuove possono portare le persone ad assumere un ruolo attivo e responsabile nell’elaborazione di processi decisionali indirizzati ai propri obiettivi e traguardi. Il processo di empowerment ha, quindi, lo scopo primario di promuovere l’autonomia della persona, migliorando la sua capacità di porsi in relazione con un contesto sociale e comunitario.
L’empowerment femminile e il sostegno della comunità
È proprio in un contesto di comunità che l’azione dello Spazio Mamme di Torino prova a svilupparsi, attraverso attività individuali o di gruppo, percorsi di supporto ed accompagnamento, che mirano a costruire legami significativi, in particolar modo tra donne, mamme e operatrici. Si crea in questo modo un terreno fertile in cui ogni singola donna viene riconosciuta per le risorse di cui dispone. In questo modo acquisisce una maggiore consapevolezza di sé e della sua capacità di essere protagonista del suo percorso di vita, delle scelte, delle possibilità di accedere al mondo del lavoro o di rientrarci dopo la maternità.
Le attività a favorire questo rafforzamento della consapevolezza di sé e della capacità di una comunità che cresce e fa crescere sono numerose e possono essere individuali o di gruppo. Tra queste:
- Prese in carico e percorsi integrati individuali;
- Affiancamento, colloqui di approfondimento e autovalutazione;
- Interventi di supporto psicologico;
- Orientamento ed accompagnamento ai servizi educativi e sociosanitari;
- Supporto nella ricerca e nell’inserimento lavorativo;
- Attività di confronto in piccoli gruppi su tematiche legate alla percezione di sé, all’essere donna, mamma, e sul proprio background migratorio;
- Momenti di svago e liberazione dal tempo di cura al di fuori dal proprio contesto di vita (visite in città, gite al mare o in montagna…).
Nasce così un gruppo di donne e mamme più consapevoli di essere parte attiva dello sviluppo di una comunità locale viva, che possa proporre al territorio un modello diverso di interazione e inclusione sociale. Questo è senz’altro un passo importante per superare gli stereotipi di genere e gli ostacoli ancora presenti per la piena realizzazione delle proprie potenzialità.
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