Ucciso a Gaza un membro del nostro staff
Non riusciamo a trovare parole giuste per esprimere il nostro orrore e dolore per la perdita di un membro dello staff e della sua famiglia da un attacco aereo israeliano a Gaza.
Condanniamo i continui bombardamenti su Gaza da parte delle forze israeliane, che stanno causando sofferenze indicibili alla popolazione civile. Troppe famiglie sono state distrutte. Troppe comunità sono state fatte a pezzi.Ribadiamo con urgenza il nostro appello per un cessate il fuoco.
Un membro del nostro staff ucciso a Gaza
Con profonda tristezza confermiamo la morte di un membro del nostro staff e della sua famiglia durante un attacco aereo israeliano a Gaza.
Sameh Ewaida, 39 anni, lavorava per Save the Children dal 2019. Era padre orgoglioso di quattro figli: Mohammad (12 anni), Heba (11 anni), Zeina (3 anni) e Zein (2 anni). Si ritiene che tutti i suoi figli, sua moglie Fatima e molti altri membri della sua famiglia allargata di 28 persone siano stati uccisi a seguito di un attacco aereo israeliano domenica 10 dicembre o lunedì 11 dicembre.
In ricordo di Sameh
Sameh, membro dell'équipe amministrativa, sarà ricordato dai suoi colleghi per la gioia e la gentilezza che diffondeva, per i balli durante i workshop del personale e per il fatto che si faceva sempre in quattro per preparare la colazione e il caffè per tutti.
Inger Ashing, Direttrice di Save the Children International, ha dichiarato:
"Sameh era un membro molto amato del nostro team di 25 persone a Gaza, che hanno lavorato instancabilmente per sostenere i bambini nelle condizioni più difficili e pericolose. Il nostro personale umanitario esperto oggi è anche tra coloro che hanno bisogno di protezione e sostegno. Come tutti i civili di Gaza, molti sono stati costretti a lasciare le loro case, hanno visto uccidere i loro cari e sono tagliati fuori da ciò di cui hanno bisogno per sopravvivere. [...] Questo conflitto è stato il più letale in assoluto per quanto riguarda l'uccisione di personale ONU e umanitario. È una macchia sulla nostra coscienza collettiva il fatto che sono stati uccisi mentre cercavano di aiutare altri a sopravvivere a questo brutale conflitto. La perdita del nostro collega Sameh e della sua famiglia è un oltraggio. Saremo inflessibili nel continuare a chiedere il rispetto del Diritto Internazionale Umanitario e la responsabilità di coloro che lo violano."
Non dimenticheremo mai Sameh e la sua famiglia. Troppe famiglie come quella di Sameh sono state uccise. Quando è troppo è troppo.
Chiediamo il cessate il fuoco
Ribadiamo con urgenza il nostro appello per un cessate il fuoco immediato.
La vita e il benessere dei bambini e delle loro famiglie sono profondamente a rischio. Le vittime civili sono migliaia, tra questi tantissimi bambini. Le notizie di bambini palestinesi uccisi e feriti negli attacchi aerei e di bambini israeliani rapiti e tenuti in ostaggio rafforzano i timori di danni psicologici senza precedenti.
Forniamo servizi e supporto essenziali ai bambini palestinesi colpiti dal conflitto in corso dal 1953 e abbiamo una presenza permanente nei Territori Palestinesi Occupati dal 1973, siamo presente in Cisgiordania e a Gaza. Il nostro team nei Territori palestinesi occupati ha lavorato 24 ore su 24 con forniture vitali per sostenere le persone in difficoltà e cercando di trovare il modo di far arrivare l'assistenza a Gaza.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.
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