Terremoto Nepal: Sabita e Phurpu stanno bene

Un anno fa un terremoto di magnitudo 7.9 ha sconvolto il Nepal lasciando dietro sé quasi 9 mila morti, migliaia di feriti e molte macerie. Sabita è sopravvissuta al terremoto, era incinta di otto mesi quando la terra ha iniziato a tremare e si trovava in casa, da sola. È riuscita a fuggire prima che tutto intorno a lei crollasse e per giorni ha vissuto in una tenda, trasferendosi poi in un rifugio temporaneo, dove ancora vive. Sua figlia Phurpu è nata un mese dopo in una clinica d’emergenza di Save the Children, alla presenza di un dottore e un’infermiera.

Nonostante la sofferenza, la paura e la distruzione intorno a noi, sono riuscita ad arrivare nella clinica di emergenza di Save the Children: la presenza di un dottore e di un’infermiera mi ha rassicurata, racconta Sabita.

Sabita e Phurpu fanno parte delle 585.000 persone che abbiamo potuto aiutare durante quest’anno, abbiamo visitato più volte Phurpu per assicurarci che stesse bene. Purtroppo in Nepal ancora molti edifici sono danneggiati, fra questi anche il centro sanitario in cui, dopo il parto nella nostra clinica mobile d’emergenza, sono state assistite Sabita e Phurpu.

Non abbiamo alcuna unità per l'assistenza post natale per questo siamo costretti a portare le donne in questo edificio danneggiato, abbiamo disperato bisogno di nuova costruzioni sicure, ci ha raccontato un operatore sanitario.
 

In Nepal c’è ancora molto da ricostruire, ma la piccola Phurpu e la sua Mamma oggi stanno bene!

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