Facciamo chiarezza in merito alle indiscrezioni relative al lavoro sulla nostra nave
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Pubblichiamo un breve aggiornamento su alcune delle informazioni che circolano da alcuni giorni in merito al nostro lavoro di soccorso e salvataggio attraverso la Nave Vos Hestia.
La nostra posizione sulle attività dell'IMI, la società di sicurezza che operava sulla nostra nave
- Il personale dell'IMI non fa parte dello staff di Save the Children. L'IMI è una società di sicurezza selezionata e fornita dall'armatore che ci ha noleggiato la nave. Il personale umanitario della nostra organizzazione è infatti composto da medici, infermieri, mediatori culturali e legali e operatori che si occupano di protezione dei minori. A loro si aggiungono il personale di sicurezza e di soccorso composto da operatori specializzati e formati per compiere salvataggi, ma che, come l'IMI, non fanno parte del nostro staff.
- Non eravamo al corrente delle attività di osservazione della suddetta società su altre ONG e del fatto che queste informazioni venissero condivise con le autorità italiane.
- Non eravamo assolutamente a conoscenza del presunto collegamento tra la società di sicurezza in questione e il gruppo di Generazione Identitaria. Se avessimo avuto tali informazioni (che abbiamo appreso dai media) non avremmo accettato di lavorare con l'IMI.
- L'IMI da fine luglio non è più un nostro fornitore.
In merito all'agente di polizia sotto copertura a bordo della nostra nave
Non eravamo assolutamente a conoscenza della presenza a bordo della Vos Hestia di un agente di polizia sotto copertura.
L' agente è stato inviato dalla Magistratura per raccogliere specifiche prove di eventuali reati nell'ambito dell'inchiesta aperta dalla procura di Trapani e che non riguarda il lavoro di Save the Children.
Sulle indiscrezioni relative alla presunta indagine della procura di Trapani
Non siamo a conoscenza di alcun provvedimento emesso a carico della nostra Organizzazione. Ribadiamo, inoltre, di aver operato sempre sotto il coordinamento della Guardia Costiera italiana e di aver agito nel massimo rispetto della legge, in piena trasparenza e collaborazione con le autorità.
Le ragioni per cui abbiamo firmato il Codice di Condotta per le ONG
A seguito della nostra scelta di firmare il Codice di Condotta proposto dal Ministero dell’Interno alle Ong che operano in mare per portare in salvo i migranti, ci sono state sottoposte molte domande in merito, per questa ragione abbiamo deciso di esporre in un approfondimento i motivi che ci hanno spinto a firmare.