Le mamme e i bambini a bordo della nave Mare Jonio devono poter sbarcare al più presto
Solo ieri la notizia dell’ennesima tragedia del mare al largo di Khums ci aveva lasciato pieni di dolore e sgomento, mentre oggi una nuova tragedia è stata evitata grazie al soccorso fatto in extremis da parte della nave Mare Jonio, che ha salvato tantissimi bambini piccoli e donne incinte, mentre il gommone su cui erano stipati si stava sgonfiando.
Questi due eventi sono la conferma che le attività di ricerca e soccorso sono indispensabili per evitare che tragedie come quella a largo di Khums continuino ad avvenire davanti ai nostri occhi. Non si può assistere inermi alla morte annunciata di bambini e ragazzi
Bisogna intervenire tempestivamente per evitare altre morti assurde, prima di ogni altra considerazione su ciò che ha spinto queste mamme con i loro bambini a rischiare la vita per raggiungere un posto sicuro o sulle differenti posizioni che si possono avere sul fenomeno migratorio. L’Italia, l’Europa non possono non proteggere la vita di questi bambini e queste mamme: è necessario riattivare subito un sistema di ricerca e soccorso nel Mediterraneo insieme ad una modalità condivisa di gestione dei flussi migratori, che includa vie di accesso sicure dalle aree di crisi o di transito per contrastare realmente il sistema dei trafficanti.
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