Idlib, Siria: da dicembre a oggi è morto un bambino al giorno

Nella prima settimana del 2020, 9 bambini sono rimasti uccisi in Siria a causa dell’intensificarsi delle violenze a Idlib. 

L’escalation di violenza nella zona di Idlib

Da dicembre a oggi 36 bambini hanno già perso la vita. Un bambino al giorno è morto a causa della terribile guerra in corso. Circa 30 mila persone sono state costrette a fuggire, svuotando alcune delle principali città della zona.
La maggior parte della persone che ha dovuto abbandonare la propria casa si è rifugiata nella Siria Nord-Occidentale, trovando riparo in campi già sovraffollati o nelle aree rurali. Cibo, acqua e medicine scarseggiano, così come servizi essenziali come quelli scolastici e medici.

l’inverno in siria


A rendere la situazione ancora più drammatica, il rigido inverno e le basse temperature che stanno esacerbando la situazione di estrema necessità dei bambini e delle loro famiglie. A Idlib centinaia di persone dormono per strada perché non hanno un posto dove andare dopo che i bombardamenti aerei e i combattimenti a terra hanno svuotato la città di Maarat Al Numan e le aree circostanti. Molti stanno cercando rifugio nelle moschee, nei magazzini vuoti e nelle fattorie.
Nelle ultime settimane, 12 campi di sfollati nel nord-ovest della Siria sono stati inondati dalle alluvioni e questo rende ancora più difficile, per le famiglie, combattere il freddo anche a causa della carenza di carburante.

il nostro intervento

In Siria, siamo presenti insieme ai nostri partner sul campo per rispondere alle necessità delle famiglie attraverso la distribuzione di cibo, kit per l'igiene, altri beni di prima necessità e interventi per trasportare le persone fuori dalle aree di conflitto. Dal punto di vista medico, vengono gestite alcune cliniche sanitarie e un ospedale per la maternità e sono realizzate vaccinazioni e programmi di sicurezza alimentare. 

Il nostro appello

Chiediamo a tutte le parti di fermare questa guerra sui bambini: il conflitto in corso non può più continuare a violare i diritti umani e le leggi internazionali, che sono nate proprio per proteggere i bambini vulnerabili. Tutto questo non può continuare a essere la normalità per i bambini in Siria.

Per approfondire leggi il comunicato stampa.

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