Migliaia di bambini intrappolati al confine con la Bielorussia

Bambini disperati, piegati da freddo e fame, sono intrappolati insieme alle loro famiglie al confine tra Bielorussia e Polonia. Non solo la situazione è già disperata ma vene anche usata la violenza per allontanarli e impedire loro l’accesso in Europa. L’ultimo di una catena di eventi è stato l’uso di cannoni ad acqua, granate stordenti e gas lacrimogeni da parte delle guardie confine polacche per disperdere le migliaia di migranti, bambini compresi, che si trovano in stallo da agosto.

Una crisi umanitaria ai confini europei

Nelle ultime settimane, la situazione è diventata sempre più disperata. La crisi umanitaria in corso si sta deteriorando, sono almeno 11 le vittime su entrambi i lati del confine dall'inizio dell’emergenza, secondo quando riportato, compresi due bambini. Con l'avvicinarsi dell'inverno, le condizioni di congelamento rischiano di aumentare le malattie e le vittime.

Il ruolo dell’Unione Europea

Se l'Unione Europea ha aumentato le sanzioni sulla Bielorussia, poco si è detto su come affrontare la situazione umanitaria, o permettere alle persone di entrare nell'UE. Invece, la Polonia ha deciso di costruire un muro permanente di cemento per prevenire i passaggi illegali in ingresso dalla Bielorussia, e l'UE ha detto che è disposta a considerare il finanziamento dell’opera. 

L'UE e la Polonia hanno l'opportunità di salvare le vite delle persone, è vergognoso che si discuta persino se farlo o meno, senza contare che l'attenzione è invece rivolta a respingere le persone disperate costruendo muri e usando cannoni ad acqua.

Per aiutare questi bambini per prima cosa c’è bisogno che si dia loro l'accesso al territorio europeo. In secondo luogo, invitiamo la Polonia a dare a noi e alle altre organizzazioni un accesso umanitario senza ostacoli per poter fornire ai bambini e alle famiglie cibo, riparo e protezione.


Per approfondire leggi il comunicato stampa.

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