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Sono 250.000 i bambini giunti nel distretto bangladese di Cox’s Bazar. Centinaia di loro sono soli e esposti a un elevato rischio di sfruttamento, abusi e traffico di esseri umani.

Nella capitale e nelle altre aree colpite i bambini sono fortemente spaventati, in molti casi per aver visto le loro case o scuole distrutte o gravemente danneggiate, in altri per aver visto amici o familiari morti o travolti dalle macerie.

Ribadiamo con forza che Save the Children ha sempre agito nel rispetto della legge durante la propria missione di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo e confermiamo, pertanto, ancora una volta, che l’Organizzazione non è indagata

Mentre il Governo del Messico risponde all’emergenza, lo staff di Save the Children, operativa nel Paese dal 1973, si è immediatamente attivata per verificare i bisogni più urgenti delle persone colpite dal terremoto.

Alla vigilia dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l’Organizzazione si appella alla comunità internazionale per rafforzare gli impegni per assicurare il diritto all’educazione ai minori rifugiati

La piaga delle “spose bambine” coinvolge 15 milioni di minori nel mondo.

L’Organizzazione invita la comunità internazionale a rispondere in pieno all’appello di raccolta fondi di 77 milioni di dollari indispensabile per gli aiuti salvavita fino alla fine dell’anno.

A meno di un anno dal passaggio letale dell’Uragano Matthew, Haiti si prepara ad affrontare inondazioni e frane. Le équipe mediche per le emergenze dell'Organizzazione pronte a soccorrere le comunità bisognose.

Un quarto dei comuni monitorati non prevede l’esenzione totale del pagamento della retta, così come le tariffe minime e massime sono disomogenee: a rilevare le disparità il rapporto “(Non) Tutti a Mensa 2017”.

L’Organizzazione denuncia le assolute condizioni di invivibilità nella striscia di Gaza dove i bambini non riescono più a nutrirsi adeguatamente, dormire, studiare o giocare, e chiede la fine immediata del blocco.

Al Festival di Venezia l'Organizzazione è stata presente con una forte iniziativa di sensibilizzazione che ha catapultato il pubblico nello scenario di devastazione vissuto dai minori in Siria.

“Non è un film, sta accadendo adesso”, la testimonianza del regista che accompagna le immagini di distruzione realizzate da un drone su una città siriana bombardata.

Il bilancio delle vittime è di oltre 1.200, con più di 40 milioni di persone colpite tra Bangladesh, India e Nepal. Fondamentale garantire la continuità scolastica che rappresenta la migliore protezione contro lavoro minorile, tratta e matrimoni precoci.

L'attrice ha preso parte alla forte iniziativa di sensibilizzazione promossa dall'Organizzazione sul dramma della guerra in Siria: "I bambini siriani hanno bisogno di essere supportati ed è fondamentale restituire loro l’infanzia perduta".

“Non è un film, sta accadendo adesso”, lo slogan dell'iniziativa di sensibilizzazione sul conflitto in Siria promossa dall’Organizzazione. In Siria 5,8 milioni di bambini sono ancora esposti alle terribili conseguenze della guerra.