Save the Children chiede una cessazione immediata delle ostilità, il rispetto del diritto internazionale umanitario e la protezione di scuole, ospedali e infrastrutture civili.
Il progetto raggiungerà circa 11mila bambini e adolescenti che vivono in contesti di particolare fragilità, oggi maggiormente esposti alle conseguenze socio-economiche della crisi Covid-19, nel loro percorso formativo.
Nel commemorare il 18esimo anniversario della morte di 27 bambini e una maestra nel crollo della scuola di San Giuliano di Puglia, le due organizzazioni richiedono una veloce calendarizzazione della proposta di legge per la sicurezza delle scuole.
Guerra, aumento dei prezzi dei generi alimentari, un sistema sanitario al collasso a causa del COVID-19 e mancanza di fondi rischiano di compromettere fortemente la possibilità di avere accesso al cibo per i bambini in tutto lo Yemen.
Secondo una ricerca dell’Organizzazione, l'81% ha subito percosse fisiche e il 52% è stato minacciato di danni alle proprie famiglie. Save the Children chiede che il governo di Israele rispetti il diritto internazionale e ponga fine alla loro detenzione.
Nonostante la riduzione dei decessi rispetto agli anni scorsi, l'Afghanistan rimane uno dei posti peggiori al mondo in cui essere un bambino. Danneggiati o distrutti anche scuole e ospedali, con un profondo impatto su un'intera generazione di giovani.
Dopo l’esperienza dell’estate, il progetto Arcipelago Educativo prosegue per 1700 studenti in 5 città italiane, con l’obiettivo di contrastare la perdita di apprendimenti e il rischio di dispersione scolastica.
Gli allenatori per Save the Children: Allegri, Conte, Fonseca, Gasperini, S. Inzaghi, Pioli, Pirlo, Ranieri, Spalletti. A sostegno dell’iniziativa si schiera anche il mondo E-Sport.
L'iniziativa dell'Organizzazione per per dare cibo, scuola e protezione a tanti bambine e bambini, in Italia e nel mondo, colpiti dal devastante impatto socio-economico della pandemia.
Secondo il nuovo Rapporto “La Malnutrizione infantile e l’impatto del Covid-19” a causa di una recessione economica senza precedenti, 130 milioni di persone in più rispetto all’anno scorso, potrebbero soffrire la fame entro la fine del 2020.
A due mesi dall’esplosione che ha colpito Beirut, registrato un aumento del 574% di richieste di alloggio e sostegno finanziario. L’Organizzazione chiede al governo libanese di supportare i più vulnerabili e a Cipro di dare protezione ai minori in arrivo.