5 strategie educative e un esempio per organizzare un laboratorio di successo in classe
“Ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo, noi stessi diventiamo qualcosa di nuovo (Leo Buscaglia)”
Realizzare dei laboratori a scuola significa dar vita a momenti importanti per il gruppo classe, che viene interamente coinvolto in un percorso educativo orientato all’ “imparare facendo” (learning by doing). Tanti sono gli obiettivi che si possono raggiungere, tra cui: promuovere l’inclusione e le relazioni tra bambini e ragazzi, supportare la loro motivazione nei confronti di tematiche specifiche e di interesse, creare prodotti tangibili, sensibilizzare i pari e gli adulti sul tema trattato; ma non dimentichiamo che questo tipo di esperienza favorisce gli apprendimenti, che diventano significativi.
Una delle 15 azioni di cambiamento che le scuole aderenti a Fuoriclasse in Movimento possono realizzare (leggi qui il Manifesto e i Criteri di Adesione di Fuoriclasse in Movimento) è proprio dedicata ai laboratori: “Organizzi giornate di approfondimento laboratoriale delle materie, privilegiando i linguaggi artistici e multimediali, per rendere gli studenti maggiormente protagonisti della didattica”.
Qualche idea per realizzare un laboratorio di successo
A partire dalle specificità delle singole scuole e classi, suggeriamo alcune strategie educative che riteniamo importanti per il successo del percorso laboratoriale:
- Patto d’aula e protagonismo degli studenti: condividere obiettivi e tappe del percorso e costruire insieme le “istruzioni per l’uso” del laboratorio. In itinere e a fine percorso, valorizzare e consolidare le buone pratiche apprese.
- Partecipazione degli insegnanti: è importante che i docenti forniscano agli studenti chiare guide procedurali e che predispongano l’ambiente, il contesto di attività, i materiali e le proposte per stimolarli a procedere in autonomia, mantenendo la supervisione e il monitoraggio in tutte le fasi di lavoro e di conseguenza il loro ruolo di registi e facilitatori.
- Ascolto e autovalutazione del gruppo: valorizzare le richieste e le restituzioni degli studenti per ricalibrare la progettazione in itinere. Si consiglia di dedicare, per ogni laboratorio, il momento di apertura e/o chiusura a questo scopo.
- Valorizzazione di diversi linguaggi comunicativi: dare seguito alle inclinazioni della classe, accogliendo anche le proposte derivate dall’ascolto del gruppo (dal linguaggio scritto e verbale all’immagine, dal linguaggio teatrale a quello musicale, dal linguaggio artistico a quello tecnologico e multimediale). L’attenzione sarà rivolta in particolare a favorire e promuovere dinamiche inclusive, anche diversificando ruoli e compiti, e a realizzare prodotti tangibili, in modo tale che ogni punto di forza venga valorizzato al massimo.
- Progettazione di attività che prevedano diversi livelli di coinvolgimento, favorendo sia occasioni di lavoro individuale che in piccoli gruppi e in plenaria, e alternando situazioni di learning by doing a momenti di condivisione e di meta riflessione.
Un esempio di laboratorio
“Come mi sento a scuola? Come mi vedo in futuro?”.
Riportiamo un esempio delle fasi seguite in un’attività laboratoriale realizzata dai formatori di Fuoriclasse nelle scuole secondarie di I grado, sul tema “Come mi sento a scuola? Come mi vedo in futuro?”. Un laboratorio creativo all’interno di un percorso più ampio finalizzato alla realizzazione di una StoryMap, ossia di una mappa interattiva.
- Apertura incontro: la classe è stata coinvolta in un circle time come momento di ascolto sul lavoro svolto negli incontri precedenti.
- Attività creativa: ad ogni alunno è stato consegnato uno spago. Ognuno ha creato il proprio albero rappresentando se stesso, dalle radici alla chioma, a partire dalla riflessione personale: “Come mi sento a scuola? Come mi vedo in futuro?”.
- Attività sul prodotto comunicativo: il lavoro svolto è stato raccontato attraverso la creazione di un prodotto di comunicazione realizzato in piccoli gruppi, in modo differente a seconda delle classi. Con l’aiuto di un cellulare e una macchina fotografica digitale sono stati prodotti:
Un video tutorial sulla creazione dell’albero (vedi qui un esempio).
Una foto scultura: i ragazzi hanno rappresentato attraverso uno di loro, che facesse da mimo da immortalare, il tipo di albero che vogliono essere.
Un racconto del bosco: un testo da pubblicare online o da stampare, sugli alberi della classe che hanno creato un bosco.
- Restituzione finale: ogni ragazzo ha scelto e condiviso una parola da portare con sé.
- Video, foto e racconti realizzati verranno inseriti all’interno della mappa multimediale “La mappa della nostra scuola”, che si presta alla realizzazione di ricerche multimediali, inchieste, tesine, story telling ecc.
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Buon lavoro!