Sono in Africa i 6 paesi su 10 con la più rapida crescita di casi di Covid-19. Il tasso di mortalità pandemico è salito al 2,5% superando in questo modo la media mondiale al 2,2%. È urgente vaccinare i più vulnerabili.
A causa della pandemia da Covid-19 in Bolivia la violenza sessuale e quella di genere sono in aumento. In un Paese dove i tassi di violenza erano già alti abbiamo avviato un progetto a sostegno di donne, ragazze e ragazzi per contrastare questo fenomeno.
È stato assegnato alla nostra Organizzazione il riconoscimento di “learning heroe” 2021 dalla piattaforma Twinkl, per valorizzare il nostro impegno per la ripresa della didattica durante la piena emergenza Coronavirus.
Nel mondo 60 milioni di bambini rischiano di non sopravvivere nel 2021 se non sostenuti da aiuti umanitari. Per questo lanciamo un piano globale per raggiungere almeno 15,7 milioni di persone.
L’educazione civica ha l’obiettivo di dare agli alunni gli strumenti utili per comprendere e valutare in maniera critica i temi relativi alla società, all’economia, all’ambiente etc. Parliamo di educazione civica e vediamo 3 attività da portare in aula.
Abbiamo inaugurato a Torino il nostro nuovo centro CivicoZero per minori stranieri non accompagnati. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con la città di Torino e grazie al sostegno di Esselunga.
In Sud Sudan sono diminuiti i casi di violazioni contro i bambini ma continuano a preoccupare gli attacchi a scuole e ospedali documentati negli ultimi anni.
Nel nord-ovest della Siria un bambino di 6 anni è morto a causa delle violente inondazioni. La popolazione, già stremata dalla guerra, è alle prese con le forti tempeste che stanno distruggendo i campi profughi.
In Afghanistan quasi 10 milioni di minori hanno bisogno di aiuti salvavita. Il paese necessita di almeno 1,3 miliardi di dollari in più per la risposta umanitaria.
Il terremoto che ha colpito l’Indonesia ha costretto almeno 15 mila persone a lasciare le proprie abitazioni nell’isola di Sulawesi. Grande preoccupazione per i bambini, i più vulnerabili nelle emergenze.