Come supportare i dipendenti che decidono di diventare tutore di un minore straniero non accompagnato

La nuova legge per la protezione e l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (L.47/2017), fortemente voluta da noi e dalle più autorevoli organizzazioni di tutela dei minori e dei migranti, promuove la figura del tutore volontario del minore non accompagnato e già in diverse regioni è possibile presentare domanda.

In particolare la legge promuove l’esercizio della tutela da parte di privati cittadini, in questo articolo pubblicato alcuni mesi avevamo spiegato come diventare tutore volontario e in questi mesi, per supportare i dipendenti della nostra organizzazione che hanno deciso di diventare tutori volontari, abbiamo deciso di introdurre una nuova policy interna che prevede la possibilità di usufruire permessi retribuiti aggiuntivi per gli aspiranti tutori volontari.

La legge non prevede questo tipo di agevolazione per i dipendenti perché la scelta di proporsi come tutore è assolutamente personale e richiede la messa in gioco da parte del singolo del proprio tempo e del proprio impegno su base totalmente volontaria e gratuita, tuttavia favorire questo tipo di scelta è molto importante per la nostra Organizzazione e per questo abbiamo deciso di dare questa possibilità ai nostri dipendenti.

Riteniamo che favorire questo tipo di iniziative, anche attraverso la concessione di condizioni di maggior favore, sia importantissimo per contribuire alla costruzione di una cultura di solidarietà e di protezione dei più vulnerabili e ci auspichiamo che possa avvenire in molte altre realtà, dalle associazioni alle imprese. Nel momento storico e sociale che stiamo attraversando, le forme di partecipazione e le pratiche di solidarietà come quelle legate all’accoglienza e all’aiuto ai minori e ai migranti, oltre a rappresentare un aiuto fondamentale per le persone vulnerabili che ne beneficiano, hanno il merito di promuovere una cultura dell’accoglienza, rappresentando il segnale di una volontà di politiche inclusive.

Costituiscono un’occasione importante di conoscenza reciproca tra settori diversi della società, un momento di arricchimento individuale e un chiaro posizionamento personale rispetto a questioni importanti come quella della protezione dei minori non accompagnati.

Per queste ragioni riteniamo inoltre utile mettere la nostra policy a disposizione di chiunque voglia favorire, all'interno della propria organizzazione o azienda, questo tipo di iniziativa.

Per maggiori dettagli sulla policy, è possibile contattare il Dipartimento Risorse Umane di Save the Children Italia, all’indirizzo di posta: hrdepartmentitaly@savethechildren.org.

Chi ha letto questo articolo ha visitato anche