Dati Istat: in aumento popolazione a rischio povertà ed esclusione sociale

Lorenzo Pallini per Save the Children
Stamattina sono stati pubblicati i dati Istat sulle condizioni di vita e reddito delle famiglie.
Ne è emerso un aumento della percentuale di popolazione a rischio di povertà ed esclusione sociale, un dato allarmante per le condizioni di vita di migliaia di famiglie e di bambine e bambini. Per questo, un intervento strategico per contrastare la povertà minorile è indispensabile. Vediamo insieme alcuni dati importanti:
Dati Istat: rischio povertà ed esclusione sociale
Di seguito elenchiamo i dati Istat sulla condizione di vita delle famiglie e dei bambini nel nostro Paese:
- In Italia, il 23,1% delle persone è a rischio povertà o esclusione sociale.
- La percentuale sale al 25,6% per le famiglie in cui è presente almeno un minore (un dato sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno quando era al 25,5%).
Preoccupa però che il rischio povertà o esclusione sociale aumenti al crescere del numero dei minori presenti in famiglia:
- Tra le famiglie con un solo minore circa due su 10 (22,9%) sono a rischio povertà o esclusione sociale,
- Mentre, tra le famiglie con 3 o più figli minori il rischio povertà o esclusione sociale riguarda più di 4 famiglie su 10 (42%), con una crescita di circa 5 punti percentuali rispetto al 2023 (era il 37,1%).
Tra le famiglie con tre o più minori, invece:
- cresce la percentuale di quanti si trovano in grave deprivazione materiale e sociale, 10,4% nel 2024 contro il 9,5% nel 2023,
- aumenta la percentuale di famiglie a bassa intensità lavorativa, 8,8% nel 2024 contro 8,3% nel 2023.
Urgente un intervento contro la povertà minorile
Alla luce dei dati diffusi stamattina dall’Istat, bisogna prevedere in modo urgente interventi concreti e strategici per contrastare il rischio di povertà ed esclusione sociale tra bambine, bambini e adolescenti. Interventi che comprendano non solo un sostegno adeguato alle famiglie, ma anche il potenziamento strutturale dell’offerta educativa, scolastica ed extrascolastica, evitando così che la povertà materiale si trasformi anche in povertà educativa.
La nostra Direttrice Ricerca, Raffaela Milano, ha dichiarato: “Occorre intervenire per contrastare una grave ingiustizia generazionale che in Italia colpisce i bambini, le bambine e gli adolescenti: quella dei minori è infatti la più povera rispetto a tutte le altre fasce di età. Tra le misure da mettere in atto vi è l'attribuzione di adeguate risorse al Fondo per il contrasto della povertà alimentare a scuola, previsto dall’ultima legge di Bilancio e destinato ai Comuni per l'erogazione di contributi volti a consentire l'accesso gratuito al servizio mensa agli studenti della scuola primaria appartenenti a famiglie in condizioni di difficoltà economiche”.
Per approfondire, leggi il comunicato stampa.