Fame nel mondo: la situazione oggi e i cambiamenti previsti per il futuro
Nel contesto di crisi in cui viviamo i conflitti armati, i cambiamenti climatici e le crisi economiche hanno portato la fame e la malnutrizione a livelli mai raggiunti prima.
Le aree del mondo in “emergenza fame” sono sempre più ampie e la malnutrizione colpisce centinaia di milioni di bambini.
La situazione della fame nel mondo oggi
Come anticipato, le ragioni di questo aumento sono molteplici, interconnesse e sovrapposte. In particolare, negli ultimi anni un mix di fattori letali, come crisi climatica, i conflitti in corso, l’aumento vertiginoso dei prezzi di alimenti essenziali, hanno contribuito ad accelerare la diffusione della fame nel mondo, ed una crisi alimentare come questa oltre a mettere in pericolo la vita dei bambini, è una pesante ipoteca sul loro futuro.
La malnutrizione acuta è causa di circa 1 decesso su 5 tra i bambini con meno di 5 anni ed è legata ad una mancanza di cibo nutriente e ripetuti attacchi di malattie come diarrea, morbillo e malaria, che a loro volta compromettono l'immunità del bambino.
Dalla nostra ultima analisi sulla malnutrizione nel mondo, nel 2023 la fame ha colpito circa 733 milioni di persone, 152 milioni in più rispetto al 2019, equivalenti a 1 persona su 11 a livello globale. La situazione peggiora in Africa, dove ne soffre il 20,4% della popolazione ovvero 1 persona su 5, mentre resta stabile in Asia, continente che però continua a ospitare oltre la metà delle persone in condizione di fame nel mondo, e vede una riduzione dei livelli di fame in America Latina. Ma è a Gaza che attualmente si registra il più alto tasso di malnutrizione a livello globale: 1.1 milioni di bambini.
Il problema del cibo nel mondo e obiettivo "fame zero"
Nonostante la malnutrizione infantile sia in diminuzione, milioni di bambini sotto i 5 anni continuano a soffrirne: nel 2022, erano 148 milioni (22,3%) i bambini affetti da malnutrizione cronica e 45 milioni (6,8%) quelli affetti da malnutrizione acuta.
Nel settembre 2015, 193 leader mondiali sottoscrissero un impegno per il raggiungimento di 17 obiettivi globali per lo sviluppo sostenibile. Il secondo obiettivo intendeva, entro il 2030, porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare e migliorare la nutrizione, promuovendo l’agricoltura sostenibile. A causa della crisi in corso e se non si interverrà con decisione l’obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite di raggiungere “Fame Zero” entro il 2030 sarà sempre più lontano.
Di fatti, se da una parte i trend evidenziano che, nel mondo, la malnutrizione infantile sia costantemente diminuita dal 2000 in avanti, dall'altra gli ultimi dati disponibili mostrano che i livelli di malnutrizione siano ancora drammatici e lontani dai target definiti dall'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 2.
Fame nel mondo e cambiamenti climatici
Si stima che nel 2023 gli eventi metereologici estremi, come la siccità, i cicloni e le inondazioni, siano stati la causa primaria di alti livelli di insicurezza alimentare per 77 milioni di persone in 18 Paesi, tra cui 33 milioni di minori. Negli ultimi 30 anni, il numero di disastri legati al clima è triplicato. Molti degli eventi climatici estremi hanno decimato l'agricoltura e i pascoli, provocando sfollamenti e spingendo milioni di persone alla fame acuta.
Se il trend attuale non si fermerà, il numero di disastri ogni anno potrebbe aumentare drasticamente. I più piccoli, ad esempio, rischiano di soffrire la carenza di cibo, malattie e altre minacce per la salute, come la scarsità o l’innalzamento del livello dell’acqua o una combinazione di questi fattori.
Anche i bambini, le bambine e le/gli adolescenti nei Paesi considerati a “basso rischio” devono affrontare minacce, ad esempio causate da incendi boschivi, inondazioni, siccità e altri eventi meteorologici irregolari.
I conflitti e la mancanza di cibo
La fame è causa e conseguenza di conflitti, per circa 135 milioni di persone in 20 Paesi del mondo. Le violenze, la mancanza di opportunità economico-lavorative, l’aumento dei prezzi dei generi alimentari, gli spostamenti forzati e i danni alle infrastrutture civili portano milioni di persone a fare i conti con la carenza di cibo.
Come sta accadendo nei Territori Palestinesi Occupati, che evidenzia le conseguenze disastrose della proibizione dell’accesso umanitario e della mancanza di accesso al cibo. Questa situazione sta portando quasi tutta la popolazione ad un allarmante stato di malnutrizione per capire come l’accesso agli aiuti umanitari rappresenta la differenza tra la vita e la morte per i bambini e le loro famiglie nella Striscia.
Le bambine e i bambini che vivono in zone di conflitto hanno più del doppio delle probabilità di soffrire di malnutrizione rispetto ai bambini che vivono in Paesi in pace.
contro la fame nel mondo: IL NOSTRO IMPEGNO
Ogni giorno, i nostri operatori lavorano sul campo per salvare le vite dei bambini e delle bambine più vulnerabili e delle loro famiglie. Formiamo gli operatori sanitari in prima linea nelle comunità per diagnosticare e trattare le malattie infantili più comuni come polmonite, diarrea, malaria e sepsi neonatale, consentendo alle comunità di accedere a servizi sanitari fondamentali per ridurre i decessi infantili legati alla fame.
Garantiamo che le famiglie più vulnerabili abbiano dei mezzi di sostentamento per assicurare ai propri figli cibo e cure necessarie per mantenersi in salute, supportiamo le future mamme prima, durante e dopo la gravidanza e operiamo con gli adolescenti per garantire che le loro esigenze di salute siano soddisfatte. Lavoriamo anche con i governi locali e nazionali per rafforzare le politiche interne per far sì che nessun bambino muoia per cause prevenibili e curabili.
Infine, poniamo un forte accento sulla formazione di professionisti e operatori sanitari di comunità nella prevenzione, diagnosi e cura delle malattie causate da una scarsa alimentazione. È soprattutto grazie agli operatori sanitari che riusciamo a raggiungere molte zone rurali, monitorando la crescita dei bambini, distribuendo vitamine e integratori alimentari e sensibilizzando le comunità sulle corrette pratiche di igiene, nutrizione, salute.
Grazie ai nostri interventi di salute e nutrizione, nel 2023 abbiamo migliorato la salute e la nutrizione di madri, neonati, bambine e bambini, raggiungendo oltre 59,8 milioni di persone. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il supporto dei nostri donatori. Solo grazie alla loro generosità riusciamo ad arrivare in tempo lì dove c’è più bisogno e a salvare la vita di tanti bambini. Se vuoi, anche tu puoi contribuire alla lotta contro la fame con una donazione. Un gesto, anche piccolo, può salvare la vita di tanti bambini malnutriti:
La malnutrizione infantile è un’emergenza che non può essere ignorata. Per questo motivo, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione abbiamo portato nel cuore di Roma sei enormi piatti vuoti. Per ricordare che ancora oggi al mondo nasce un bambino affamato ogni 2 secondi, la fame distrugge il loro futuro. Con il nostro gesto vogliamo riportare l’attenzione su questo dramma silenzioso e, con il contributo di tutti, aiutare i bambini a riprendersi l’infanzia. Scopri la nostra azione in Piazza del Popolo contro la malnutrizione
Per approfondire il tema della fame nel mondo leggi anche:
- La campagna "La fame mangia i bambini": abbiamo lanciato una campagna per i milioni di bambini e di bambine sull'orlo della fame.
- Carestia: 10 cose da sapere,
- Cos’è l’insicurezza alimentare e che impatto ha sulla vita dei bambini,
- Denutrizione e malnutrizione nei bambini: definizioni e cause.