Giornata Internazionale della Donna: la storia di Eglantyne Jebb
In vista della Giornata internazionale della donna, abbiamo voluto raccontare la storia rivoluzionaria di Eglantyne Jebb, la nostra fondatrice. Per far conoscere la sua vita, le sue ambizioni e le sfide che ha affrontato, abbiamo realizzato un video con l’intelligenza artificiale. Attraverso la sua storia vogliamo poter ispirare tutte le bambine e le ragazze a combattere per le proprie passioni e a pensare oltre gli stereotipi, proprio come lei.
Giornata internazionale della donna: il video AI di Eglantyne Jebb
Alla vigilia dell’8 marzo, Giornata internazionale che celebra le conquiste delle donne, ma ricorda anche le discriminazioni e le violenze di cui sono ancora oggetto in Italia e nel mondo, vogliamo far conoscere la storia della nostra fondatrice: Eglantyne Jebb, era un’attivista capace di anticipare un concetto rivoluzionario per l'epoca, che anche i bambini fossero titolari di diritti. A partire dalle poche fotografie a disposizione, abbiamo chiesto all’intelligenza artificiale di dare un volto alla nostra fondatrice. Ecco il risultato:
Per l’8 marzo, la storia di Eglantyne Jebb
Eglantyne Jebb era convinta che aiutare i bambini costituisse la premessa per un futuro migliore per l’intera società. Fu parte di una generazione di giovani donne che fin dai primi del ‘900 reclamava uno spazio di azione pubblica. Era una donna fuori dagli schemi e si attivò contro la povertà infantile: raccolse fondi e fece sensibilizzazione per i bambini affamati dalle guerre e le loro aspirazioni, al di là di qualsiasi confine geografico o politico.
Perché, come diceva Eglantyne Jebb, “niente è impossibile finché non ci rifiutiamo di provarci”. Ed è proprio in questa frase che si evince il suo essere pioniera e la sua capacità di andare oltre gli stereotipi. Per l’8 marzo, il suo invito a tutte le donne. Visita la pagina dedicata alla sua vita.
Nel 1919, all’indomani della Prima Guerra Mondiale, Eglantyne Jebb fondò Save the Children per soccorrere i bambini austriaci e tedeschi che stavano morendo di fame a causa del blocco navale imposto dalle nazioni vincitrici. Nel 1923 scrisse la prima Carta dei Diritti del fanciullo, che è stata adottata dalla Società delle Nazioni nel 1924 e che ha costituito il testo base per la successiva Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza delle Nazioni Unite. Scopri di più sulla nostra storia, Da 104 anni, lottiamo per i diritti dei bambini .
Per approfondire, leggi il comunicato stampa.