Guerra in Ucraina, migliaia i profughi in Romania
I combattimenti della guerra in Ucraina hanno spinto alla fuga migliaia di persone terrorizzate e in cerca di salvezza. Bambini e madri angosciati per le proprie vite e famiglie divise stanno passando i confini con la Romania per sfuggire alle operazioni militari russe. Hanno lasciato indietro ogni cosa per cercare salvezza nei paesi confinanti.
Per portare loro soccorso, abbiamo bisogno del tuo aiuto.
Madri e bambini sfollati in Romania
Secondo i dati delle Nazioni Unite sono almeno 500 mila gli sfollati a causa della guerra in corso.
Già 67 mila, fino a ieri, sono riusciti ad attraversare il confine con la Romania. Qui ci siamo subito attivati per accogliere bambini e famiglie in arrivo e stiamo lavorando in 5 centri di accoglienza. Stiamo facendo una valutazione dei bisogni in quattro campi profughi nel nord-est della Romania, e ci stiamo preparando a distribuire beni essenziali e ad allestire spazi sicuri dove i minori possano giocare, imparare e elaborare il trauma vissuto, affrontando il dolore per la perdita della loro quotidianità e spesso di persone care.
Abbiamo incontrato bambini e madri, angosciati e preoccupati, poiché molti hanno dovuto abbandonare i loro padri e mariti dopo che le autorità hanno ordinato agli uomini ucraini tra i 18 e i 60 anni di restare a combattere.
Una grande emergenza umanitaria
Quella a cui stiamo assistendo a causa del conflitto in Ucraina potrebbe diventare la più grande emergenza umanitaria d'Europa dal 2015, quando tantissimi rifugiati sono arrivati, fuggendo dai conflitti in Afghanistan, Iraq e Siria. Più di 500.000 persone sono già fuggite dall'Ucraina e si teme che il numero possa crescere fino a 5 milioni.
Assistiamo a un aumento allarmante ed esponenziale dei bisogni umanitari. Con temperature così rigide, gli spostamenti comportano un rischio ancora maggiore. Questi bambini hanno visto cose che nessun bambino dovrebbe mai vivere. È fondamentale che tutti quelli che entrano nei paesi vicini, compresa la Romania, siano protetti e abbiano accesso a cibo, acqua pulita, abbiano un riparo e ricevano supporto per la loro salute mentale.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.