L’infanzia nel 2022: tra conflitti, crisi climatica ed economica
"A livello globale, sono più numerosi che mai le bambine e i bambini che hanno bisogno di assistenza umanitaria per sopravvivere”, ha dichiarato Gabriella Waaijman, Direttrice della risposta umanitaria di Save the Children.
Quest'anno milioni di bambini sono stati colpiti da conflitti, shock climatici e crisi economiche, tutti fattori che hanno portato alla peggiore crisi alimentare a livello globale mai registrata prima. Rispetto al 2021, i bambini nel mondo che hanno avuto bisogno di assistenza umanitaria sono aumentati del 20%, superando i 149milioni.
Le 7 emergenze che mettono in pericolo i bambini
Secondo il nuovo rapporto Global Humanitarian Overview (GHO) delle Nazioni Unite, tra le aree più interessate da questo triste incremento possiamo trovare l’Afghanistan e la Repubblica Democratica del Congo (RDC), ma anche Etiopia, Yemen e Pakistan.
In vetta alla classifica, già considerato uno dei luoghi più pericolosi in cui crescere, nel 2022 l’Afghanistan è stato colpito da una terribile crisi economica e alimentare che ha peggiorato drasticamente le condizioni di vita di tantissime famiglie. La stima è di 14 milioni di bambini che hanno bisogno di aiuto entro la fine del 2022.
“L'Afghanistan è uno dei posti peggiori in cui vivere per i bambini, Milioni di bambini sono a rischio di malnutrizione acuta e di altre malattie potenzialmente letali. Le famiglie stanno adottando misure estreme per sopravvivere, come mandare i figli a lavorare o provando a sostentarsi solo con del pane. È una catastrofe umanitaria di dimensioni mai viste prima ed è destinata a peggiorare.” Ha dichiarato Chris Nyamandi, Direttore in Afghanistan di Save the Children.
Subito dopo nell'elenco troviamo la Repubblica Democratica del Congo (RDC), dove la stima è di 13,9 milioni che hanno bisogno di aiuto. Seguita da Etiopia, Yemen, Pakistan, Sudan e Siria, in ognuno di questi luoghi i bambini rischiano di non poter diventare grandi.
“La crisi nella RDC è stata a lungo trascurata e la risposta umanitaria è stata sotto finanziata, ma i bambini non possono più aspettare", ha affermato Amavi Akpamagbo, Direttore di Save the Children nella Repubblica Democratica del Congo.
Bambini sotto attacco: sopravvivere è solo l’inizio
Milioni di bambine e bambini nel mondo sono costretti a sopportare una terrificante routine, fatta di combattimenti incessanti e continue violazioni dei loro diritti fondamentali. Alcuni di loro non hanno conosciuto altro che violenza e campi profughi di quando sono nati, mentre molti altri subiscono indirettamente le conseguenze della guerra.
Possono essere incredibilmente resilienti, ma hanno bisogno di poter contare su sicurezza e stabilità per poter iniziare un percorso di recupero: i bambini coinvolti nei conflitti presenti nel mondo devono ricevere tutta l’attenzione, la solidarietà e la protezione che meritano.
È importante che i governi e le organizzazioni internazionali includano tra le loro priorità la protezione e il benessere dei bambini nelle zone di conflitto. Questo significa garantire l’accesso ai servizi educativi e alle cure mediche, ma anche supportare i programmi che si occupano di aiutare i bambini ad affrontare le conseguenze psicologiche della guerra. Scopri di più sulla nostra campagna Bambini sotto attacco.
L’aiuto umanitario per combattere le crisi
Il numero di conflitti attivi nel mondo non è mai stato così alto dalla fine della Seconda Guerra Mondiale: ognuna di queste guerre espone tanti bambini e bambine ad enormi rischi fisici, segnandoli per sempre sul piano psicologico.
Accanto a tutto ciò, anche gli effetti devastanti della crisi climatica stanno continuando a mettere a rischio bambine e bambini. Come abbiamo avuto modo di vedere in occasione delle inondazioni estreme in Pakistan, o in merito alla siccità che ha portato a una grave carenza di cibo in Paesi come l'Etiopia, la Somalia e le regioni circostanti, quest'anno le calamità legate al clima hanno avuto un impatto devastante, contribuendo all'aumento della fame e della malnutrizione infantile a livello globale.
Cosa chiediamo
L'aggravarsi dello scenario globale durante questo anno ha causato gravi sofferenze a milioni di bambini. A peggiorare le cose, è stato più difficile che mai per le agenzie umanitarie raggiungere i bisognosi in tutto il mondo.
In questo contesto, l’aiuto delle Organizzazioni umanitarie è indispensabile, ma la mancanza di finanziamenti e le difficoltà di accesso alle aree colpite rendono spesso gli interventi molto difficoltosi. Chiediamo ai governi di agire e intensificare la diplomazia per porre fine a queste crisi, facilitando intanto l'assistenza umanitaria a chi ne ha più bisogno.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.