Le voci dei volontari: un gesto dolcissimo per aiutare i bambini
Nel periodo natalizio, dal 5 dicembre al 22 gennaio, i nostri volontari e quelli di Ferrovie dello Stato Italiane sono saliti a bordo dei treni Frecciarossa per proporre ai passeggeri, a fronte di una piccola offerta, una confezione di torroncini Sperlari per la raccolta fondi a favore dei centri diurni di CivicoZero di Roma, Milano e Torino. I volontari del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane hanno partecipato entusiasti all’iniziativa. Ecco alcuni racconti di questa esperienza, a tratti stancante ma sempre emozionante.
Luna, Piero e Gianna, volontari del Gruppo di Torino
"Pensavamo di dover combattere contro l’indifferenza e la diffidenza dei viaggiatori. E invece...che sorpresa! L’idea di aiutare un bambino con “un gesto dolcissimo” ha sciolto i cuori dei viaggiatori che abbiamo incontrato: mamme, nonni, papà e ragazzi hanno contribuito con entusiasmo ad aiutare i bambini migranti non accompagnati.
L'emozione più grande sopraggiunge quando l'incontro inizia con un primo approccio di diffidenza, ma percepisci il desiderio da parte dell'interlocutore di saperne di più, il desiderio che qualcuno vinca i tentennamenti e le ritrosie, e allora il tuo spirito di volontario si carica e cominci a spiegare le motivazioni e le azioni sul campo di quegli operatori straordinari di Civico Zero...ed ecco il dono! Un dono inatteso, tangibile, ma anche per il cuore, un'offerta spontanea, grande...allora senti proprio di aver fatto qualcosa che sa di buono.
Sofia, volontaria del Gruppo di Acquaviva delle Fonti (BA)
"Mi chiamo Sofia e sono una volontaria del gruppo Save the Children di Acquaviva delle Fonti. Faccio parte del gruppo da un paio di mesi, ma la mia prima esperienza operativa come volontaria dell’organizzazione in occasione della campagna Civico Zero, in collaborazione con Ferrovie dello Stato.
Sinceramente non pensavo che avrei potuto vivere un’esperienza del genere, ma quando Davide, il nostro capogruppo, ci ha spiegato cosa avremmo potuto fare, mi si sono illuminati gli occhi. Avremmo potuto viaggiare in lungo e in largo per l’Italia e avremmo anche contribuito alla causa di Save! Già con la mente viaggiavo per le mete che avrei voluto visitare insieme ai miei amici. Così, decisi di partire.
Ho vissuto questa mia prima esperienza con la mia amica Maria Grazia, in viaggio per Caserta. Siamo partite la mattina presto, da Bari, un po’ stordite e molto assonnate, con una busta piena di cioccolatini e la pettorina rossa, pronte per l’avventura! Uno zaino fatto in fretta, panino e macchina fotografica, un viaggio di circa tre ore con persone che incrociano il tuo sguardo e, che, scorgendo sulla tua uniforme il logo di Save, affermano "Complimenti! Siete davvero in gamba!”
Il personale del treno è stato disponibilissimo, tanto che ci hanno anche offerto la colazione, e anche i passeggeri sono stati una soddisfazione per noi. Gente educatissima e disposta ad ascoltarci nonostante fosse molto presto, gente che non ha esitato a lasciare un’offerta per i minori migranti non accompagnati che arrivano in Italia e offrire un cioccolatino al proprio bambino o compagno di viaggio.
Abbiamo incontrato gente che già ci conosceva, gente volontaria come noi, famiglie già legate all’associazione attraverso adozioni e altre attività. È stata un’esperienza appagante, sia per quanto riguarda la raccolta fondi, andata a buon fine grazie alle tantissime donazioni, sia per quanto riguarda noi volontarie: auguro a chiunque di intraprendere o comunque avere a che fare, un giorno, con attività di volontariato.
Non c’è niente di più bello di fare del bene, nel mondo e nel proprio piccolo, attraverso il dialogo e la socializzazione, perché fare volontariato significa anche questo: significa incontrare nuovi volti, chiedere dove siano diretti, di dove siano, farsi compagnia e scambiarsi un sorriso, divenire più aperti, maturare e, perché no, imparare qualcosa.
Un’esperienza che rifarò, e rifarei mille volte!"